L’occasione è ghiotta per rivedere Matteo “The Bike” che, di ritorno dalle peregrinazioni in Romania, è pronto per un altro dei suoi giri pazzeschi in Vallarsa; io pensavo (speravo) che fosse fuori forma ed invece il ragazzo mena come un pazzo, non solo in discesa dove è il solito manico, ma anche in salita non scherza. Eppure su quel sasso in mezzo al sentiero…. ma non anticipiamo tutto.
Si raduna la compagnia della mountain bike.
Questa volta ho provato a radunare tutti: SMS a manetta ma si presenta solo Marten, che non pago di sabato scorso vuole riprovarci; a Rovereto troviamo al solito parcheggio Matteo con bici tirata a lucido e nuova forcella. Ce ne andiamo su per la Vallarsa chiacchierando del più e del meno, quel furbone mi fa parlare a nastro ed intanto il fiato si fa sentire; ogni tanto ci fermiamo per qualche foto con i colori dell’autunno, purtroppo il sole è celato dalle nubi anche questo sabato.
Capitomboli a nastro.
In breve (!) siamo al Rifugio Lancia; breve sosta per un thè caldo e poi via verso Bocchetta Foxi il fresco si fa sentire e non vale la pena fermarsi oltre; come al solito si scaldano le ruote con qualche azzardo di troppo e proprio mentre ho Matteo davanti PATATRAC! me lo vedo volare per un innocuo sasso in mezzo ad un tovo. Colpo di scena, Matteo “The Bike” che cade come un comune mortale! Paparazzo Giacomelli cerca di estrarre la macchina fotografica per immortalare l’evento ma Matteo rimonta in sella agilmente e riparte.
Il tratto dopo Bocchetta Foxi verso la Vallarsa si rivela difficile e pieno di sassi smossi; forse per la delusione di aver visto cadere il mio mentore mi lascio andare su un tornante stretto con pietra infida e DOPPIO PATATRAC! volo anche io come un pivello oltre la bici in mezzo ai rovi!!!Era da un po’ che non mi succedeva, (dalla gara di triathlon di Tenno in verità), l’importante è rimontare subito in sella.
Il video di Bocchetta Foxi in mountain bike.
Qui sotto nel video artigianale un esempio di come SI e NON SI deve affrontare un tornante su sentiero; decidete voi quale sia l’approccio giusto!
[wp_youtube]jC_J5JzDcMk[/wp_youtube]Dopo essere usciti in Vallarsa verso Anghebeni passiamo sulla sponda opposta risalendo il Zugna verso Matassone ed Albaredo per lanciarci tra i sentieri delle piste dei dinosauri ai Lavini di Marco; posto veramente affascinante che non avevo mai visitato.
Matteo decide che il contest di discesa non è ancora finito e ci porta su un sentiero impossibile dove gli ostacoli come rocce e salti sono la normalità, il resto è evitare i rovi, le staccionate, i rami tagliati e lasciati in mezzo al sentiero…. una passeggiata insomma, chissà se Marten vorrà venire ancora con noi…..
Rifugio Lancia – Bocchetta Foxi – GPX file
Comment on Rifugio Lancia – Bocchetta Foxi – Mountain Bike 2008:
This was quite the ride, both spectacular and strenuous (especially since I was feeling kind of wobbly because of a flue that I had caught). With a speedy pace set by Matteo and Giuliano during our way to the Rifugio Lancia I was suffering and sweating like a madman and about to call it a day a 100 times. Somehow I made it up though and the hot tea w/ almond cake made me recover and even look forward to what was to come. Some more uphill brought us to a crest from where we had absolutely stunning views overlooking the Pasubio area and on the “Piccoli Dolomiti” (the Little Dolomites). Locals around here always say that Trentino is the “piu’ bello” (most beautiful) place on earth and even though many haven’t even traveled beyond the provincial or state limits they somehow got it..right! If you like rugged mountains w/ steep ravines, covered w/ pine forests, and dotted w/ quaint out of the way little villages (many times not more than a church and a few houses, incl. of course at least one bar!), you will LOVE this place. It’s an outdoors heaven!
So back to cycling. The 1st downhill stretch was challenging more so because the error margin was nearly zero; you fall, you die! That is on the wrong places where there were sheer vertical drops of a 1000ft. Not being a similar bike wizard as the other two and having to be careful because of a recent ACL repair I had to walk down quite a few stretches. But once the hard (read “impossible to ride”) sections where done the rest of the trail was awesome with fast single tracks twisting down the forest slopes.
Once we reached “civilization” Matteo, of course, took us off the boring main road that would have led directly to where we parked the car and thus I found myself climbing again and clenching my teeth to keep up with my Italian bike friends. Finally the uphill ended and we sped down on more exiting trails through an area where dinosaur prints were found.
The whole purpose of Matteo’s detour was to engage a super technical trail that even on feet was hard to descent, and I know because I had to do quite a bit in the walking mode!
All in all a fantastic day/ride which makes me want MORE of the SAME!
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Grande MArten!
Ora aspettiamo solo il commento di Matteo “The Bike”…..
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Ci sono ci sono!
il nostro Giacomelli come al solito tenta di falsare la realtà: una banale caduta, il mio Caino non ha nemmeno toccato terra per capirsi…., è stata subito enfatizzata! Finalmente dopo 1 anno di assenza ci siamo ritrovati a pedalare ancora insieme. Vorrei aggiungere che tutte quelle gare hanno tolto a Giuliano l’abitudine a un certo tipo di “giretti”… in questo addirittura non abbiamo nemmeno spinto la bici in salita, per non parlare poi della discesa dove ho visto parecchi tratti fatti a piedi….. Sono proprio lontani per Giuliano i tempi del mitico sentiero “Italia” in val di Fassa….
Spero tanto che Marten abbia colto la sfida di questi sentieri e voglia riprovarci.
Per Giuliano l’appuntamento è con gli sci d’alpinismo. Vediamo se quest’anno riusciamo ad incontrarci…
Matteo
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