La domenica Taormina è silenziosa dopo la movida serale, assai composta in verità e tutta dotata di mascherina..
Usciamo da Porta Messina dopo un paio di infruttuosi tentativi di raggiungere Castel Mola tramite l’itinerario di OSMAnd, l’applicazione per ciclismo basata su OpenStreetMap: evidentemente qualcuno ha pensato che con la bici si possano anche fare gli scalini in su come Peter Sagan, ma non è il nostro caso. La salita verso il borgo è dolce e continua, tra ville e B&B di ogni tipo; il sole sorge sul golfo illuminando finalmente la giornata.
Ritorniamo sui nostri passi e prendiamo la provinciale verso le gole dell’Alcantara; oramai i siciliani si sono svegliati ed escono a comprare il giornale della domenica, in auto naturalmente. Ogni piccolo agglomerato di case è un ingorgo pazzesco dei veicoli della mia infanzia, ferme in ogni dove. FIAT Panda 30, FIAT Regata, la mitica Uno lanciata da Cape Canaveral in Florida deve essere atterrata proprio qua. E’ un’antologia degli anni 80, quando il Made in Italy spopolava anche nell’auto.
Evidentemente a loro non pesa lasciare l’auto incustodita, motore acceso in mezzo alla strada, in balia del traffico. Neppur pesa loro il continuo rallentamento dovuto a incroci mal segnalati, precedenze non date, svolte non segnalate. Ci muoviamo a fatica tra automobilisti che non fanno caso a noi, e che comunque guidano molto piano.
La strada corre affiancata dalla vecchia ferrovia dell’Alcantara, ora dismessa e in procinto di diventare turistica, un po’ come abbiamo fatto noi in anticipo con la FTM.
Arrivati alle gole si entra nel parco: per 6,5 euro c’è pure l’ascensore; se invece si vuole scendere a piedi si deve entrare dall’accesso comunale e pagare 1,5 €….. strani casi dell’amministrazione sicula dei propri beni.