Mi ero portato le ruote da fango… ma mi sono scordato le scarpe da fango!!!
Sì perché dopo una delle solite tempeste notturne di questa pazza primavera il percorso di Egna, gara Top Class della Sudtirol Cup, già di suo impegnativo, si è rivelato una trappola di fango. Il primo giro lo faccio con le ruote veloci, quelle che uso sempre e che mi sono portato alle Hawaii, con coperture leggere e scorrevoli: risultato, me lo sono fatto per 3/4 spingendo, faticando anche a stare in piedi con le scarpe da bici. Dopo un consulto con il Pinta, che dice che si fa tutto montato (e infatti alla fine mi rifila ben 10 minuti…), decido di usare gli altri copertoni.
Al via siamo comunque una novantina, nonostante le numerose defezioni dovute appunto alle previsioni meteo. Partiamo con lunga salita, mi sembra di andare ma quelli forti della mia categoria mi scappano e rimango in dietro a battagliare con Luca che ha una gran gamba, ma sul tecnico mi rallenta non poco; non riesco a liberarmene fino al primo giro quando lui e un’altro del temibile Zanolini Bike team (quelli ceh a Naturno mi hanno fatto vilmente gioco di squadra….) cadono in sequenza uno dopo l’altro. Rimonto un po’ di posizioni fino a riprendere il Piva senior (quello junior, appesantito da troppe serate giovanili viaggia dietro un bel po’) con cui spero di recuperare anche gli altri; purtroppo non oriesco a trovare un bel flow come dicono i pro e continuo a fare errori grossolani (e il tempo finale lo dimostrerà purtroppo) nonostante la gamba si in condizione; quando mi doppia il Martino vedo che va in salita, ma non così tanto come mi aspetterei e come, sicuramente, va in discesa.
Mi raggiunge di novo il Piva e nell’ennesimo inciampo mi passa e facendo uso saggiamente del telescopico se ne va. Finisco 5° di categoria, ma non soddisfatto del tempo.
Il maestro Paolo non tradisce le sue doti portandosi a casa al M5 con tanti validi pretendenti; brava Vittoria che agguanta il terzo posto; Lorenzo stupidamente si schianta contro una macchina in partenza, per lui un altro stop. Per gli altri ragazzi tanta esperienza su un percorso così.