Triathlon Sprint Iron Cross Pareti di Capoliveri: oggi medaglia di legno condita da una stupida caduta in bici.
Del resto il mio avversario per il podio me l’aveva giurata ieri; glielo si leggeva negli occhi che non gli era andata giù per il gozzo l’avergli soffiato il terzo posto all’olimpico di ieri. Siamo tutti uguali, si vorrebbe fare sempre di più; ogni post-gara è condito da amarezze e gioie, ed il podio divide tra sorrisi e sguardi pensierosi. oggi io sto dal’altra parte.
Partiamo dalla bellissima spiaggia di Pareti a sud di Capoliveri; oggi splende il sole ma fa veramente freddo per un temporale estivo; quasi nessuno si scalda prima del via; io nel frattempo cerco di riordinare il materiale per non fare il solito casino al cambio.
Al via provo a tenere il gruppo; riesco anche a spingere ed esco addirittura con qualche donna con il 43esimo tempo ed un ritmo accettabile di 1’48″/100m. Peccato il solito penoso spettacolo al cambio muta….
In bici capisco subito però che le gambe non sono quelle di ieri; spingo spingo e spingo, ma nei tratti di sentiero mi trovo imbottigliato e nelle strade trovo tanto vento e sono da solo; incrocio i primi e punto i mio avversario; è comodo comodo al riparo di un energumeno che gli tira la volata; mi incaponisco nel recupero, ma mi stancherò tanto che alla prima discesa impegnativa finisco a terra come un salame, rovinandomi il gomito.
Mi rialzo ed arrivo al cambio troppo in ritardo per il recupero; spingo spingo e spinngo su bellissimi sentieri a picco sul mare, ma le gambe ormai hanno dato tutto, e la fortuna arride al mio avversario, con cui mi congratulerò alla fine.
67777_6MKVU09S93
Triathlon Sprint Iron Cross Pareti di Capoliveri; GPX