Parte la Coppa delle Dolomiti, e noi dello Sci Club Vigolo Vattaro non ci facciamo trovare impreparati…
Il pullmino di Marco parte preciso dal paesello alle 5:30; stretti e compatti nella notte ci avviamo verso la Val Badia, destinazione Pedraces in un clima che sa di gita scolastica. Dopo il solito bombolone alla crema dell’Autogrill albeggia che siamo già in Pusteria; il cielo sembra velato, peccato, le previsioni erano buone.
Dopo poco riscaldamento ci troviamo in partenza proprio tutti; chi ha fatto anche la gara la sera prima in Bondone (io me la sono elegantemente svignata, con 28 km e 2200 metri in programma chi me lo fa fare??) annuncia condotta in conserva; in effetti i primi o coloro che ambiscono ai primi posti hanno evitato la scavallata di ieri sera, tranne forse il solito Zulian che quest’anno sembra avere proprio il motore sempre caldo….
Al via si parte tutti un pò piano; cerco anche io di non forzare, vorrei fare la seconda lunga salita a tutta, e qui commetto l’errore; infatti complice una pelle che si continua a staccarsi (il buco che ho fatto nello sci non è proprio funzionale) rimango intruppato nel gruppo nell’unico punto tecnico della prima salita; su una zeta in neve fonda siamo tutti fermi a guardarci negli occhi; la gara è lunga e c’è tempo, ma cominciano a spazientirsi tutti; davanti vedo Graziano ed Ale passare indenni; ci metterò 30 minuti a riprenderli. Mi guardo attorno e decido di provare a tracciarmi la strada, sembra complicato ma esco indenne e mi metto all’inseguimento; in breve arriviamo al primo cambio; davanti vedo la tuta gialla del Fulvio che parte; cambio anche io mentre arriva Max e via!
Ma dov’è la discesa? Questa è una pista da fondo! Continui saliscendi da spingere, qui è tutto un pattinare, le poche discese e le curve devono esser prese da gigantista per non perdere nemmeno un secondo; dopo interminabili spinte arriviamo al cambio pelli e si riparte; ho sorpassato Fulvio che ha proprio una marcia in più: mi passa e per un pò lo tengo; raggiungiamo anche Alessandro che ancora tossisce dalla settimana scorsa: “Non è la mia giornata” mi dice. Più in su la strada s’impenna; vedo una lenta processione a zete che si perde in direzione del Passo S. Antonio; ma quanti sono la davanti?? Alla base raggiungo Graziano e davanti a lui vedo Bice; mi sentirei di andare avanti ma il terreno è difficile e non riesco ad uscire dalla traccia… e che traccia!!! Dove sono le pendenze classiche da scialpinismo?? Qua sono tracciate in pieno stile altoatesino, sono proprio dure!! Stringo i denti ed arrivo al cambio con gli sci sullo zaino; non ci penso su e li lego con le pelli, ci penserò poi a toglierle; cavoli lo zaino funziona proprio bene, riesco ad essere veloce. Mi sento bene e raggiungo i due davanti; proverei a passarli ma esiste solo una serie di peste, l’altra è rovinata da chi scende dal passo e si sfonda troppo; vedo il Diego Giovannini che scende, probabilmente Orietta è già passata da un pezzo (la classifica del GPM dirà 135 esimo ad almeno 7 minuti, non male per me contando le pelli e le soste forzate) e in un attimo sono al passo, entro nella gola scavata nella neve fonda tra gente che urla ed incita tutti. Via gli sci dallo zaino, via le pelli, e giù per la discesa: si vede poco, ma è tutto sommato facile; mi raggiunge come al solito Graziano, che poco dopo si ribalta davanti a me; mi sembra di non sciare malissimo, ma c’è proprio qualcuno che la molla proprio bene; arriva anche un’altra ragazza che si piazza davanti proprio in un tratto di scorrimento e fa un pò di tappo; poco male, starà combattendo per le prime posizioni.
Al cambio parto e veodBice davanti a me…. ma Cristo, ma quanto è veloce???La ragggiungo e mi fa passare, oggi abbiamo un passo diverso; davanti a me vedo sempre la tuta gialla del Fulvio che mi sprona a continnuare di questo passo, e poi raggiungo Federico, affaticato dalla gara di ieri; il pezzo è un pò tecnico, nelle svolte qualcuno ha problemi di pelli; oggi a me fila tutto liscio e recupero piano piano parecchie persone: ora siamo su un altipaino che appare immenso; peccaot che i ltempo si sia guastato e no nsi veda nulla; fa anche un pò freddo; prima del cambio mi alimento un attimo, non vorrei andare in crisi; sorpasso due gruppi che procedono quasi di conserva; si sono fermati a mangiare abbondantemente.Prima del cambio vedo fulvio ceh toglie le pelli e corre sci in mano; lo raggiungo a lcambio e mi fiondo di sotto; la discesa è finalmente bella, ripida ma tracciata; peccato che la nebbia non permetta visibilità; mi distraggo un attimoe volo impietosamente su lfianco destro e comincio a scivolare; dopo un primo momento di smarrimento comincio a pensare di fermarmi… già, ma come? braccia, gambe, lamine dello sci, denti, come Cristo faccio a fermarmi???
Ecco, sono fermo; mi rialzo accaiccato e riparto con meno convinzione, ora la sciata è incerta; per fortuna il terreno è più morbido e si riesce a scendere sciolti; nella caduta ho piegato un bastoncino, li avevo pure presi perché dovevano essere essere più robusti…..
Eccoci al cambio; ora dovrebbe esserci un lungo taverso con poco dislivello; saimo in mezzo al bosoc, ci sono aprecchi su e giù; recupero un pò di persone, ma non è facile passare; le mie pelli non sono proprioveloci e dietro mi raggiungono ogni discesa; arriviamo alla chiesetta del Rifugio Santa Croce e finalemente ultima discesa; ci si aspetterebbe un adiscesa facile, invece è la più tecnica, nel bosco, e le gambe sono tese più che stanche; ogni dosso nasconde un’insidia, e dove pensi di rallentare ti aspetta un lungo piano dove avresti fatto meglio a mollare gli sc; mi basta distrarmi un attimo e pluff! faccio un 360 e mi trovo seduto nella neve; passano i due che avevo fregato al cambio pelli. Che maldestro!!! Mi rimetto in sesto e mi trascino a ltraguardo; l’ultima rampa è prima del traguardo, sotto gli occhi del pubblico abbozzo una sciata decente per tagliare i ltraguardo comeunque netro le 4 ore.
All’arrivo non sento commenti entusiastici; a molti non sono piaciuti i lunghi tratti in piano; io sono soddisfatto, le gambe girano bene e vedendo i tempi il Sellaronda non dovrebbe esser eun problema…. speriamo bene!!
Classifica Assoluta Tour de Sas 2009
Classifica GPM Passo S. Antonio
La rilevazione è della organizzazione, io mi sono dimenticato il GPS (però avevo la fascia cardio!!!)