Gara incerta fino all’ultimo per le condizioni di neve… chge fare, andare o non andare? C’è un serio problema; sono pieno di bombe per il Sellaronda purtroppo annullato, come fare a smaltirle? Fare tardi in discoteca? Fare rampe di scale a manetta? No, meglio una sana tirata di collo, anche se con il poco sonno per le serata allegre di venerdì e sabato…
Mi tocca andare da solo fino al Passo Tonale perché gli amici non vengono; poco male, mi diverto un pò a tirare il collo al mio Touran su per le curve di Vermiglio, tra muri di neve che pare di esssere in una pista di gare su ghiaccio.
Chissà dove ci faranno andare; mi aggiro per il Passo Toanle deserto a quest’ora della mattina; non sono nemmeno le sette e vedo uno sparuto scialpinista già con il casco in testa; del resto hanno anticipato la partenza alle otto; finalmente trovo l’ufficio gara che è poi una tenda alla base delle piste; man mano che aspettiamo il nostro turno facciamo due chiacchere sul percorso; salita su pista fino al Passo del Maroccaro, poi tre discese in neve fresca di cui l’ultima molto bella ed impegnativa sul versante di Ponte di Legno. Meno male che il vento di ieri sembra essere cessato e per una volta al Tonale non fa freddo…
Tutto pronto e via! Bisogna dare tutto sulla priam salita di 1200 metri per portarsi bene avanti sulle discese; è un pistone ripido battuo di fresco; i sorpassi (anche avendone….) sono possibili a patto di avere braccia, pelli buone e di stare su un tratto battuto; purtroppo il dolore al pollice destro non mi da scampo e non riesco a spingere bene con il bastoncino; ciononostante rimango attaccato al gruppo delle prime donne. Davanti un culetto nuovo semina tutti e se ne va; sapremo dopo essere di un atleta della nazionale francese che costantemente vedo allontanarsi; stranamente la Calliari rimane un pò indietro, mentre vedo la solita tuta verde della Zanon ed un’altra ragazza ceh fa l’elastico tra me e la ragazza del Cauriol. Siamo 200 pazzi su una pista ripidissima, alzo lo sguardo e vedo negli ovetti appesi al cavo di metallo facce stranite di discesisiti che ci osservano; qualcuno comincia a scendere al nostro fianco; mi sa che l’organizzazione ha fatto i conti male con i tempi di percorrenza, no nvorrei trovarmi bersaglio di carver lanciati a 80 all’ora!
Finalmetne all Passo del Monticello emergiamo dall’ombra in splendida luce; un pò di respiro, ma qui no nmolla nessuno e facciamo un pò di elastico; rimango da solo all’inseguimento del grupp od itesta, si alza un pò di vento e rimango scoperto, accidenti, è come in bicicletta!! U nragazzo mi raggiunge con un passo da paura; dopo 100 metri si ferma ansimando; deve avere qualche problema; lo incito a proseguire. Dopo un trato di falsopiano riprende l’ultima rampa; a destra i primi hanno già scollinato ed è un piacere ammirarli in discesa; raramente mi capita di incontrarli sul percorso!!! Il primo scende praticamente dritto, poi vedo il pettorale rosso di Riz e poi un buffo concorrente che scende a manetta con gli sci completamente fuori dall neve… pazzo!
Eccoci al cambio: un attimo in affanno e poi giù a rotta di collo; la neve è tanta ma morbidae si riesce a diegnare qualche curva; alcuni tratti bisogna proprio mollarli ed in uno di questi mi passa via come un razzo Tommy, l’articolista di SkiAlp che subito dopo rovina nella neve con una capriola pazzesca; lo passo che si sta rialzando e cercando i lbatoncino nella neve. Secondo cambio bello veloce; sparo la seconda salita che è proprio breve, e poi di nuovo a rotta di collo; arrivoa al cambio con Roberto, conosciuto proprio alla partenza; ci facciamo due chiacchere senza tante menate, pare quasi una gita. Eccoci al tratto a piedi, lo facciamo a tutta ed arriviamo all’imbocco del canalone con il fiatone; c’è poco tempo per mettere via le pellitutti si buttano gù come i pazzi… accidenti qui è proprio ripido! La neve è sempre buonama bisogna mediare tra la tenuta e lasciare scorrere gli sci; purtroppo io prediligo la prima e vedo lentamente sfilare i miei compangi di gara; a metà vedo Max di Giscover che farà le foto qui pubblicate; mi distraggo per salutarlo e per poco alla curva successiva non investo il cameramen… l oevito ma passo sull’unica orccia, peraltro ampiamente segnalata!!
La discea è proprio lunga, le gambe urlano tutto il loro dolore ma io insensibile insisto nella macellazione delle mie fibre muscolari; all’ultimo cambio arrivo con due pezzi di legno che quasi non riesco a fermarmi e a poco investo due dell’organizzazione; sono in un discreto gruppetto che mi ha pssato in discesa; un paio bestemmiano sonoramente evidentemente non soddisfatti delle loro posizioni… che dovrei dire io allora???
Alla ripartenza conto di passarli, ma appena partito mi accorgo che ci sono un pò di scorie di troppo nei miei muscoli, e mi scappano via; ah! lo sprint della settimana scorsa è da dimenticare!!
Da segnalare poi ricco menu al palazzetto dello sport a Ponte di Legno; poco prima della premiazione arriva un tipo e deposita sul tavolo un paio di lussuosissimi Merelli in carbonio con attacchino ATK race e (udite! udite!) un paio di La Sportiva in carbonio; subito in quattro o cinque ci precipitano a “sfrugnare” l’oggetto del desiderio; chi prova ad agganciarlo, chi prova la torsione altri più semplicemente la leggerezza stratosferica. Il tipo un pò preoccupato interviene per sedare gli animi e per proteggere i suoi fantastici attrezzi; “Sei della Merelli?” gli domando vedendo la sua giacca brillare del logo della casa uguale a quella degli sci; “No, io li ho solo in test” mi risponde umilmente. Un attimo dopo lo chiamano sul palco; prende gli sci e va ad occupare il gradino più alto del podio…..
Classifica Scialpinistica Adamello 2009
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