La salita della Marcesina l’avevo affrontata solo una volta, circa 10 anni, nella lunga scavallata fino alla cima dell’Ortigara. Questa volta l’occasione è stata raggiungere Giorgia che prendeva parte alla Enego – Marcesina, gara podistica sull’altipiano flagellato dal maltempo dello scorso ottobre.
I ruoli si sono ormai invertiti: il calendario agonistico lo detta lei….
Arrivato lì non ho resistito a testare se la gamba e sopratutto il tendine d’Achille poteva funzionare ancora dopo l’infausta gara di maggio a Mezzolombardo; dopo oltre due mesi di riposo dalla corsa infatti non sentivo quasi più male, ed era venuto il momento di mettere alla prova il fisico con la 10 km non competitiva. Partito dietro tutto il gruppo di camminatori e Nordic Walker o come diavolo si chiamano quei dai bachéti ho raggiunto due che facevano il ritmo in testa alla corsa. Nonostante avessi dichiarato pace fin da subito, affermando di essere arrivato in bici da corsa da Trento, quelli non ci hanno sentito e hanno cominciato subito ad accelerare… costringendo la mia scampagnata a diventare qualcosa di più, forse di troppo per il mio fisico su un terreno impervio e senza un briciolo d’ombra (oramai gli alberi sono tutti a terra).
Il tendine infatti ha fatto capire di essere ben lungi dalla guarigione: la fisioterapista della gara che mi ha fatto i massaggi mi ha dato ulteriori consigli su come guarire… speriamo bene.
Giorgia invece ottima prestazione in una gara con parecchio dislivello, sesta assoluta. Per me rientro a casa senza infamia da Enego