Recensione North Face Ultra Trail: una scarpina leggera leggera andrà bene per un runner pesante come il sottoscritto?
Le ho trovate ad un buon prezzo in città, ovvero lo stesso prezzo (spese di spedizione incluse) a cui si trovano nei siti specializzati. Mi piaceva l’idea di una scarpa un po’ più leggera per correre un misto strada, sterrato leggero, prato, in maniera da non schiantarmi alla prima curva con le Pegasus da strada ma nemmeno di portarmi dietro tasselli su tasselli su asfalto. una scarpa per una gara tipo Le tappe del Tourlaghi ad esempio, fino a spingersi verso un mezza maratona su asfalto e sterrato come la Ciaminada Nonesa (dove peraltro sono stato in piedi per miracolo in certi punti). Leggere sono leggere 290 grammi nella mia misura (contro i 360 delle Adidas Raven Boost) , drop di 7 mm (contro i 10 delle Adidas) ed una suola che sembra un copertone da Mountain bike della Continental, anche se hanno la suola Vibram.
Le ho provate sul solito percorso misto asfalto, sterrato leggero che faccio quando vado in piscina a Levico; in realtà ero un po’ stanco dopo un super allenamento di venerdì (un plauso alla mia abnegazione) e i primi 50 km in bici da corsa di ieri, però questa è la situazione per verificare se la scarpa assiste e perdona il runner stanco.
I primi km su asfalto danno una sensazione strana; la scarpa sembra “secca” e il piede fa un rumore da bastone di bambù vuoto quando tocca terra, nel silenzio delle vie del borgo della domenica mattina; dopo un po’ di riscaldamento ti rendi conto che non è la scarpa ma la tua caviglia che non è ancora in temperatura e il piede non fa la rullata e infatti di lì a poco il rumore sparisce, e la scarpa ancorché fina-fina ammortizza bene.
Ho provato anche a tirare in salita per fare il tempo su un segmento Strava, attualmente nelle salde mani (anzi piedi) di due atletoni di Vattaro (furesti comunque) senza riuscire peraltro nel colpaccio. Ho spinto poi al massimo in discesa sulle piattelle tirando giù un minuto buono rispetto a dieci giorni fa con le Adidas (peraltro quella volta c’era neve e non mi sentivo di accelerare come oggi) per vedere se la suola fine lo permetteva.
La scarpa ha un ottimo grip (OK terreno gelato con ghiaia fissa non è proprio fango, ma c’era anche un po’ di ghiaccio) e delle buone doti di ammortizzamento; nei successivi tratti di asfalto in piano mi sono accorto che correvo a 4′ al km senza avvertire fastidi o sensazioni negative, ma una leggerezza la piede notevole. La rullata era regolare e quel fastidioso rumore da runner alle prime armi era definitivamente sparito. Per poi tornare alle dinamiche di corsa Garmin, inaspettatamente in un percorso vallonato e con scarpe nove, l’asimmetria destra-sinistra sembra quasi sparita.
Comunque per scegliere una buona scarpa affidatevi ad esperti come Albanesi. Se volete scegliere questa scarpa invece potete anche chiedere qui e qui.
Che poi quanto contano 100 grammi al piede? Qui dicono che conta, dati scientifici alla mano.