Una volta queste gare si chiamavano “La luciolada” o qualcosa del genere….. adesso metterci la parola trail per avere subito 300 iscritti.
Ma la sostanza non cambia; tante persone di tutte le età, famiglie al completo, tanto volontariato e, giusto per gradire, quei quattro o cinque atleti che tengono alto il ritmo, giusto per nobilitare la competizione. Per 10 e gara, torcia frontale, maglietta e trancio di pizza, che volere di più?
Così al via, oltre ad un nutrito gruppo Senza Freni con ben 60 persone, siamo in tanti stretti stretti nella piazza del Municipio, tanto da dover spostare lo striscione una decina di metri avanti.
Mi piazzo sulla linea, tanto per capire chi c’è e vedere se riesco a tenere il ritmo, con le solite incognite della gamba sinistra che quest’anno non mi lascia pace dopo l’infortunio di Molveno. Pronti? Via!
Primo km tra i vicoli di Pergine un po’ incerti non sappiamo bene dove andare, tanto che mi vien da dire scherzando di seguire il Sartori, il mito delle lunghe distanze due volte vincitore della 100 km del Passatore che guida il gruppo. Poi i primi tre partono via come una fucilata e mi trovo con Fabrizio ad arrancare dietro…..ma come, sono quinto dietro Fabrizio? Corpo di mille calzini, qua vale la pena insistere!! In un tratto di semipiano addirittura accelero incitandolo, poi arriva la prima salita e come al solito mi traverso da paracarro e non solo mi pianta lì, ma da dietro arriva lo straniero, un tipo che conoscerò dopo essere un tedesco in vacanza. Mi sforzo di recuperarli in discesa e alla mezza gara passo addirittura quarto, poi sulla scalinata del castello (quella che si faceva in giù nel XC di Pergine) mi riprendono e se ne vanno e non riuscirò più a chiudere il buco.
Comunque sesto a 20″ dal quarto, il teutonico che riesce anche ad infilare Fabrizio.
classifiche urban trail 2016