Ah! Tempo del cavolo…. mi ero anceh alzato alle 6 per andare a fare un giro con il Cuoco, ma a Vigolo pioveva ancora ,seppur poco. Rimessomi a dormire mi ero perso nei meandri del sonno e svegliato tardi, in tempo solo per fare un giro corto….Allora prendo e scendo verso Mattarello, direzione Besenello per poi fare il Passo Sommo; salita affrontata parecchie volte, l’ultima delle quali nel lontano 2002, allorquando al Giro d’Italia uno sprovveduto Cadel Evans aveva gettato al vento la maglia rosa per una crisi di fame come non se ne vedevano da tempi memorabili. Me lo ricordo arrancare sulle rampe verso Passo Coe, nelle orecchie i commenti saracastici dei grandi vecchi del ciclismo su questo “canguro” preso in prestito dalla MTB e sulla sua presunta inesperienza…… non è che oggi dei tanti fenomeni che vediamo vincere e poi somparire inseguiti dagli agenti dell’antidoping ne siano rimasti tanti. Cadel Evans invece è ancora lì, scomposto sui pedali, sempre secondo o terzo….. come il vecchio Gibo: vorrà dire qualcosa?
Mah, sgombriamo la mente da brutti pensieri e godiamoci la bicicletta, quella vera; la salita è sempre dura ,comincia con un tornante fuori da Calliano che si avvita su sè stesso fino al cielo; si gira intorno a Castel Beseno, sempre maestoso, poi dopo Dietrobeseno ed una galleria si raggiunge la famosa curva a 180 gradi che sembra non finire mai. Eccomi ora a Mezzomonte; qui il tratto più duro, con un paio di rettilinei spacca gambe; c’è parecchio traffico fino a Folgaria, come sempre affollata in Agosto.
Arrivo a Passo Sommo un pò cottarello….oggi non è proprio giornata, non capisco se andare da solo faccia bene o no, alla fine sei sempre lì che tiri….mah, godiamoci la discesa della Fricca fino a casa.