C’è un’aria triste a San Martino di Castrozza; le vetrine son ancora scintillanti, le luci accese, tanta neve sulle piste ma la località è quasi deserta; su 100 persone che affollano il centro, o quello che dovrebbe essere in questo tipo di località, metà sono tutine in abiti civili. Li riconosci dai fisici asciutti, dalle facce rosse con il segno degli occhiali da sole.
In breve siamo tutti lì che giriamo li stessi negozi: incrociamo Ale motoBressan, Walter con la Rosy e la piccola Sofia, poi il Marcello e Sabrina, Federico l’eterno indeciso sul Mezzalama; siamo un po’ perplessi per la gara di domani; fa un gran caldo, le Pale sono ancora nelle nubi, e l’organizzazione ha deciso un cambio tracciato.
Ale e compagnia fanno dietro front e vanno a cerarsi una gita da fare; domani non saranno della partita; mi chiama insistentemente Graziano che vuol sapere del tracciato; tutto su pista ahinoi, nemmeno una zeta neanche questa volta; un solo tratto tecnico da fare a piedi; questa stagione ha dato tante soddisfazioni alle gite e poche alle gare.
La mattina dunque siamo pronti; circa in 200 gli irriducibili; fa già caldo ed opto per abbigliamento super leggero; la gara è corta e con due ristori, lascerò a casa anche la borraccia; sulla linea di partenza arrivano anche Marco e Claudio; i vigolans arrivano puntuali, fanno la gara, mangiano presto e tornano dalle loro famiglie in fretta di solito!!!
Graziano non c’è, la sfida è per domenica prossima in Brenta allora..
Pronti? Via! E subito mi incastro con lo sci sul tirante del gonfiabile della partenza….. grrr!!! il solito maldestro, eccomi ora in fondo al gruppo; mi sposto sul lato e cerco di recuperare nel lungo pianoro iniziale; si fa fondo più che scialpinismo; comincia la salita e siamo già al sole; le pelli mordono la pista battuta la sera e già molla alle 8:30 del mattino; piano piano mi sembra di recuperare, ma il percorso è lungo (5km con 750 m la prima salita). Vedo la Calliari davanti, la raggiungo nei piani….uhm ci deve essere qualcosa che non va, sto andando troppo forte oppure oggi non sta bene? Le mie perplessità aumentano quando raggiungo anche la Zanon in evidente affanno; la incito mentre la sorpasso, mi risponde che non sta bene….. ah ecco, volevo ben dire!!! Poco prima del cambio pelli sento da dietro arrivare una locomotiva; è la Calliari entrata in temperatura, in 100 metri ci sorpassa e ci lascia lì come pischelli: “Ma ‘ndo vala????” domando al Claudio al mio fianco che cerca di tenere il suo passo. Prima del cambio di Punta Ces vedo Max che fa le foto ed ho giusto il tempo di ricompormi per uno scatto che mi faccia sembrare un vero scialpinista.
Cambio e via lungo la pista, velocità folli, non ho voglia di farmi riprendere oggi; secondo cambio, poco più di 100 metri di risalita; sono di nuovo con Caludio e con la Zanon; ora ci attende il tratto in discesa nel bosco che si rivela impegnativo ma fattibile; anche il tratto a piedi va via con facilità; i momenti sono così frenetici che sganciare ed agganciare uno sci diventa un’impresa con il fiatone e l’agitazione della gara; ripiango di non avere gli ATK perché i miei non si sganciano così facilmente….
Giù di nuovo nel bosco, atttraversamento di una strada dove quelli dell’organizzazione sono appostati per far rallentare la gente, ma si sa che in gara nessuno ha voglia di frenare…. a costo di rimetterci la caduta.
Al cambio sono dietro a Claudio e Federico, dovrei esser in pole per l’ultima salita; si riparte per Punta Ces dalla Val Cigolera lungo una noiosa strada forestale dannatamente piana; la neve è molla, non si scivola bene, superare quelli che mi hanno passato in discesa è un problema, si sfonda e la neve è sporca d irami, foglie…. cacche di cane……
Supero di nuovo la Zanon (ma non era dietro? boh!) poi prima della pista sento arrivare da dietro qualcuno con passetto leggero; è una ragazza minuta che sul ripido mi va via come niente fosse; io arranco, certe pendenze non le digerisco proprio con la mia falcata; riesco a raggiungere un paio di numeri che mi sono stati sempre lì davanti per tutta la gara, ma arrivo a Punta Ces finito; bevo un goccio al ristoro ,giù a rotta di collo; mi fanno segno di rallentare, c’è u incidente, poi via nel bosco; qualcuno mi supera di nuovo, hanno proprio una scioltezza nelle gambe, non si capisce se è tecnica oppure freschezza atletica che io ho ormai perso!!
Prima della strada vedo Giorgia intenta a fare foto (sotto a confronto la posa sciolta di Martin Riz e la mia nello stesso tratto); non cadrò proprio ora? Mollo tutto e per miracolo scivolo via a tutta velocità, poi rimane quell’unico km di piano fino al traguardo..