Strane condizioni ci sono in giro….tempo perturbato, vento, neve non assestata…. ieri per fare un onestissimo giretto in bici mi sono mezzo congelato, del resto….Aprile non ti scoprire dicevano i nonni….Rimasto a casa dalla trasferta austriaca per il maltempo, mi chiama il Lancia , che vorrebbe andare in Marmolada; ecco che allora si presenta l’occasione per fare la Penia, cima da me percorsa in estate nel lontano 1987, alla tenera età di 15 anni, a “strozego” del mio babbo per una scavallata che ancora ricordo: Alba di Canazei, Rifugio Contrin, Forcella Marmolada, Ferrata Cresta Ovest, punta Penia, Rifugio Pian dei Fiacconi, Lago Fedaia e rientro per il sentiero Italia fino a Pian Trevisan e poi di nuovo Alba. Il tutto nello stile autarchico del babbo, senza soste e senza fermarsi in un rifugio a prendere che so, una aranciata, una coca………fu il mio primo incontro con l’alta montagna, e la Marmolada mi è sempre rimasta nel cuore come “La Montagna”.
Arrivati al lago Fedaia ci accoglie un gran freddo; tanta neve in alto e poche tracce sui ripidi pendii della Punta Penia; ci alziamo lungo le piste fino al rifugio Pian dei Fiacconi, dove i gestori mi confermano che la via è già stata percorsa nei giorni scorsi; purtroppo il vento e forse una spolverata notturna ha cancellato le tracce; si traversa fino sotto la Nord lungo pendii non proprio tranquilli (la ex Parete Nord della Marmolada dovrei dire, oramai ridotta ad una serie di roccette….ma perché ho perso l’occasione di farla cinque anni fa???) e poi si risale il vallone che deviando a destra porta alla famosa “Schena de Mul”; la Nord ormai è proprio povera, peccato perché le pendenze avrebbero favorito una discesa entusiasmante.
Saliti sulla “Schena de Mul” il vento si fa sentire, al temperatura è quasi invernale; a fianco il Gran Vernel si presenta in tutta la sua imponenza.
In cima siamo in pochi, a dispetto di chi diceva che avrei trovato mille persone in vetta; in realtà ho visto che dal rifugio Pian dei Fiacconi parecchi sono partiti per la vicina Punta Rocca; faccio conoscenza con due “tutine” che arrivano in fretta in cima; si parla del più e del meno, delle fantastiche montagne che vediamo attorno (il Civetta, il Pelmo sono splendidamente innevati) e dell’Adamello Ski Raid che vedo sugli adesivi dei loro Merelli in carbonio; uno di loro è arrivato settimo quest’anno….tanto di cappello, ma l’anno prossimo ci voglio provare anche io.
Con Lancia e Mattia abbiamo giusto il tempo in vetta di fare un paio di foto; il vento è teso e non si riesce a stare fermi per il freddo; ci muoviamo per la discesa lungo l’itinerario di salita; ora arrivano in molti, la temperatura è buona per farla anche di pomeriggio; ci sarebbero tante discese da questo versante, compresa la Nord-Ovest che si stacca dalla “Schena de Mul”; incontro un tale Mario, con cui decidiamo di scendere diretti fino al vallone sopra Pian Trevisan; Mattia ed il Lancia invece tornano dall’itinerario di salita.
La neve è ottima nella prima parte, crostosa in fondo, ma la vera sorpresa sono le tracce che si infilano in un canale alto dieci metri; un vero spettacolo della natura dove ci si infila con gli sci zig-zagando come in un videogioco.Usciti dal canale aggiriamo lo spallone roccioso e con un facile traverso arriviamo alla diga del Lago Fedaia.
Percorso GPX Marmolada Punta Penia