Non me la sono sentita di etichettarlo come veramente OFF ROAD, perché le salite le ho fatte tuttte su asfalto…
Del resto come non approfittare della magnifica organizzazione del SellaRondaBikeDay? Migliaia di ciclisti in religioso silenzio hanno affollato i tornanti dei 4 mitici passi alpini, teatro di epiche battaglie in svariate edizioni del Giro d’Italia, e noi del glorioso CC Senza Freni eravamo tra loro.
PArtiamo da Campitello per scaldare la gamba; le auto sono già molte e pressano come non mai la Val di Fassa, assedita dalle 4 e dalle 2 ruote come ogni fine settimana; ma oggi stanno tutte fuori, fuori dai tronanti, lontano dai passi, lontano dalle cime, insomma FUORI DALLE BALLE!!!!
Affrontiamo per primo il Sella; Giorgia sale regolare ed io con lei; siamo un attimo attardati rispetto al gruppo per un problema al cambio; Fausto si ferma per darci una mano ma oggi soffre di una fastidiosa quanto mefitica flautolenza che ci penalizzerà non poco nella respirazione. Il silenzio è incredibile, ogni bici è un leggero fruscio, un alito d’aria condito dal respiro di chi la conduce, si sentono ticchettare i moschettoni degli sparuti arrampicatori sulle crode sopra noi; a Passo Sella ci attende un vento freddo e le nostre strade si dividono; io mi sparo qualche sentierino e poi ci rincontriamo sulle prime rampe del Gardena; il sentiero è fantastico, ma mi aspetta un po’ di risalita e raggiungo le ragazze in prossimità del passo, che anche loro hanno affrontato con scioltezza. E sono due.
Di qui il tratto più bello; un sentiero in costa con magnifiche viste sulle crode e sulla Val Badia che fa da sfondo; ci sono alcuni camminatori che non mi vedono di buon occhio perciò cerco di non disturbare il loro lento progredire.
Arrivato a Colfosco trovo un altro sentierino fino a Corvara. Mi ricordo la partenza del SellaRonda con gli sci d’alpinismo; le incertezze, le paure della prima partecipazione; quando salgo fino al Passo Campolongo vedo il malefico tratto di pista lungo lo Skilift, il più duro di tutto il percorso; lì mi ero reso conto che la condizione c’era. E sono tre.
Al Passo Campolongo raduniamo il gruppo; le fatiche di tre passi si fanno sentire ed ora c’è il Pordoi che è comunque lungo; lascio al compagnia per l’ultimo tratto di sentiero, veramenee piacevole fino ad Arabba.
L’idea sarebbe di salirte fino a Porta Vescovo, ma il tempo ormai vogle al brutto, fa anche un pò freddo e nuvoloni densi si concentrano sopra di noi; qualche goccia di pioggia ci accompagna fino al passo. E sono 4.
Cerco un altro sentierino districandomi tra le piste che dopo le recenti e ripetute piogge sono proprio malmesse; Dopo Pecol trovo un paio di sentierini che avevo addocchiato in salita dal Sella che mi portano direttamente in centro a Canazei, in mezzo alla confuisione della festa del paese dove tra turisti e paesani sembro proprio un marziano…
Sellaronda semi OFF ROAD GPX file