Vedere il tuo nemico in faccia, al di là del recinto.
Vederlo in carne ed ossa, non dissimile da te; che mangia, beve, sorride, balla e canta come te.
Che cerca solo di vivere, come te.
Ma che purtroppo è diverso da te.
Come deve essere vivere in una zona come la {it:Cisgiordania}? {it:Palestinesi} e {it:Israeliani} vivono fianco a fianco, mischiando le loro culture (i cuochi della festa in casa del ministro della difesa non a caso sono arabi) ma dovendosi odiare profodamente; infatti e la vita non è come un film hollywoodiano con il lieto fine (“Purtroppo il lieto fine c’è solo nei film americani” sentenzia il giovane avvocato) e chiunque provi ad uscire dalla logica dello scontro viene osteggiato.
Non si possono accettare i soldi del nemico, non ci si può ricostruire una vita fuori dagli schemi, l’unica scelta sembra andarsene; il giardino è un pretesto per far capire come questi due popoli, l’uno potentissimo economicamente e militarmente, l’altro poverissimo in tutto e per tutto in balìa di speculazioni terroristiche, siano condannati ad odiarsi.