Ecco di nuovo la magia dell’inverno, in val di Rabbi.
Mi alzo e piove come fosse Marzo; scendo a Trento e mi trovo con il Fumanelli in cui sto inculcando lentamente ma costantemente il morbo dello ski-alp, a piccole dosi; pioviggina anche qui, una pioggia calda che ci accompagnerà per tutto il viaggio; passa la Rotaliana con i suoi capannoni, passa la val di Non con la sua accozzaglia di case anni 70, segno di un’urbanistica che non sa misurare un angolo della falda del tetto.
Poi entriamo in val di Rabbi finalmente, ed i tipici tabià, e la neve che comincia a cadere ci riportano in un clima alpino che più ci si addice; permane in me il senso di smarrimento nel vedere una delle più belle valli del Trentino semi deserte, escluso l’affollamento dei quasi 400 scialpinisti di ogni età presenti oggi; se fossimo in Alto Adige il Grande Hotel Terme non sarebbe chiuso, come ho già avuto modo di dire anni fa.
Comunque concentriamoci sulla gara; per una volta un raduno vero, in fuori pista, con tanti tratti in fresca sotto la nevicata, con uno zoccolo fastidioso che ha messo in crisi parecchi concorrenti anche prima di me; arriviamo nella nebbia alla Malga e purtroppo non si riesce a salire fino alla cima. Mi godo un miglioramento di oltre un minuto rispetto a due anni fa, ma l’obbiettivo di restare sotto l’ora con le condizioni odierne era effettivamente irraggiungibile.
Discesa super nei canali tra i tornanti della strada forestale, ho ripreso a fare un po’ di fresca che non facevo da almeno tre mesi; ho disturbato un camoscio accucciato nella neve; pazienza, gli ho fatto fare un po’ di moto visto che mi sembrava un pochino sovrappeso.
Post gara super, con birre a volontà offerte dagli amici solandri, simpatica compagnia a pranzo di atlete-gnocche e mi sono pure portato a casa un paio di bastoncini Ski Trab alla premiazione!!