Val di Fassa Bike – Mountain Bike 2010

Tempo di lettura: 5 minuti

L’università della MTB, da non prendere sotto gamba.

Non basta la salita del Lusia, non bastano le discese tecniche, questa gara è disseminata di rampe micidiali, di continui cambi di ritmo, di sentieri tecnici.

Sono anche soddisfatto della prestazione; mi sono presentato al via più per la compagnia e per farmi un giro che altro, non sapendo se avevo smaltito le fatiche della [intlink id=”1472″ type=”post”]24 ore[/intlink] della settimana scorsa, con tanti dubbi sulla tenuta in una gara di almeno tre ore, avendo escluso  a priori di fare la marathon, più per calcoli sulla classifica del Trentino MTB che altro: nel caso della 100 km dei forti infatti avevo puntato alla Marathon racimolando pochi punti.

Comunque siamo al via in una splendida giornata di sole in piazza a Moena; non capisco come mai mi hanno messo in seconda griglia con il 2670 (noi del Trentino MTB non dovremmo essere in griglia dopo i VIP?) ma mi adeguo; partenza conntrollata, troppa gente non c’è molto da fare; fianco a me c’è nientemeno che il Pinta che non sembra nemmeno sbuffare mentre tira delle rasoiate con i suoi scatti per infilarsi nel gruppo; da par mio cerco di seguire ogni tanto i varchi da lui aperti nel gruppo, ma si fa fatica a cercare strada fuori dai sentieri battuti. Quando poi trova spazio il Pinta parte  in piedi sui pedali come fosse morso da una tarantola, e noi dietro a cercare di colmare il vuoto. Trovo il Fausto sullo scollinamento della statale, lo saluto e vado avanti; oggi  il mio riferimento è Zignorett che se riesco a prendere vorrei tenere fino al traguardo. Lo trovo poco più avanti  mentre el Pinci è davanti; andiamo avanti un pò assieme e poi Zignorett allunga sulle rampe finali; lo lascio andare, tengo il mio ritmo.

Si scende ora, la prima parte  su cemento è una vera procheria; a 2200 metri di quota cemento come fossimo in un cantiere fa veramente schifo, probabilmente il prezzo da pagare per poter salire con dei mezzi a motore; ci sono parecchi in crisi sulle canalette che sono peraltro veramente profonde, ma con un pò di mestiere si riescono a saltare; la successiva discesa su sterrato è veramente impegnativa e la velocità elevata, meglio non rischiare troppo; raggiungo Zignorett che mi dice ha unproblema ai freni; uno strappo che affrontiamo assieme, poi altra discesa veloce con un piccoletto della Todesco che la molla proprio bene; mi accodo e non interferisco, qui fare i 50 o i 53 km/h non vale il rischio. Supero Zignorett e lo affianco in prossimità di Soraga.

“Sei un discesista, eh?” gli chiedo.

“Nooo, io mi arrangio, ma non sul tecnico!” mi fa; bene, sul tecnico allora ci faremo avanti noi penso tra me e me.

Siamo in tre trentini ed in giro ci sono tifosi solo per lui: “Enea! Forza Enea!” si sente gridare, cavoli, nessuno per noi trentini nella gara di casa????

Come una bastonata arriva lo strappo al 30%; sono 300 metri ma sembrano non finire mai!!! Dopo finalmente un pò di discesa ma non riesco a mettermi davanti e di colpo il tipo della Todesco si smarrisce e comincia a scendere a piedi!! Arrivano da dietro un pò di tipi e comincia a farsi un capannello; arriva El Pinnci imbestialito che lascia ecchegggiare nel bosco qualche santo di troppo; il tipo si scoccia e si tira di lato, purtroppo qua i sentieri sono tecnici e la bici bisogna proprio guidarla.

Zignorett, El Pinci ed io ci troviamo ora alla seconda salita, 4,7 km pedalabili; Zignorett mette giù un buon ritmo e cominciamo a macinare km, ma qui non si capisce nulla, tra quelli della Marathon e della Short continuiamo a recuperare persone… per fortuna davanti ci sono un paio di maglie del Penne Sprint che fanno sempre da riferimento. Arriviamo che la salita spiana e mi affianco a Zignorett gridandogli “Vai ora che questo è il tuo terreno!” ma il ragazzo si psegne e non capisco (saprò più tardi che avrà una piccola congestionne), vedo però che davanti li stiamo perdendo ed allora schiaccio il pulsante rosso sulla plancia, tutto quello che ho nelle gambe vale la pena di cacciarlo dentro per non prendere il treno; prendo il tipo del Penne Sprint che si accoda e poi giù a manetta in discesa; finsce la strada e comincia il sentiero, purtroppo ci sono parecchie persone ferme e si fa fatica a passare; cerco di infilarmi ma uno mi insulta… effettivamente il sorpasso sarebbe stato un pò azzardato…. certo che smontare in questi tratti è proprio un peccato!!!

Facciamo un gruppetto che rientra lungo la ciclabile, ci diamo dei cambi regolari, arriviamo  che ci aspettano le ultime salite; la prima su asfalto passa in un attimo, anche se io ed il tipo del Penne Sprint veniamo colti dallo streesso crampo alla gamba sinistra, strana coincidenza; ho finito l’acqua, i ristori c’erano ma forse è più caldo di quello che sembrava.

Mi avvantaggio sulla successiva discesa contando nell’arrivo; purtroppo non ho fatto i conti con la ultima salita di 2,2 km; tre anni fa avevo fatto lo stesso errore; vengo ripreso sulle rampe e mi trovo ad inseguire; lentamente, piano piano limito i danni e mi ricongiungo sulla successiva, tecnica discesa dove arrivano anche quelli del Marathon; oramai siamo un gruppetto che sfila in centro a Moena, ma con mia sorpresa facciamo un giro e giriamo verso valle!!! Ma perché diavolo  non mi studio i percorsi???

Quando vedo che la strada si impenna penso il peggio, vedendo la lunga serpentina che sale i prati mi viene da sospirare, per fortuna svoltiamo verso valle in prossimità di un provvidenziale ristoro dove aggancio un pò d’acqua. Ora scendiamo lungo la ciclabile, ma dove andiamo? Non avendo il contakm (dimenticato a casa… non ho parole..) temo il peggio; siamo un bel gruppetto e penso che addesso per me viene il peggio, in questi finali in pianura ho sempre la peggio… invece svoltiamo verso monte e su sterrato mi tolgo di dosso incredibilmente  il gruppetto…. che strano!!!

Faccio gli ultimi metri a tutta, mi sento braccato ma dietro non arriva nessuno, strana sensazionne, concludere da solo ni centro a Moena, e con il miglior risultato del Trentino MTB, 44esimo assoluto!!!

Bella battaglia, mi sono proprio divertito; a fine gara scambio due chiacchere con chi era in corsa con me; dal tipo della TOdesco, al quello della Penne Sprint a quella della Val Rendena ci facciamo i complimenti reciproci, proprio una bella gara.

La cosa più divertente avviene però con le premiazioni; non solo premiamo come campionessa italiano Marathon una ragazza che si è ritirata (se si è ritirata, come ha fatto a finire in classifica? Misteri di Winningtime) ma quando fanno le premiazioni di categoria  non si capisce se premiano i primi 3 o 5; quando sul palco salgono i primi 5 M1 preparo la macchina fotografica ed allerto Giorgia; il palco della Val di Fassa o Rampilonga che dir si voglia va sempre celebrato a dovere.

“Quinto classificato Giuliano Giacomelli!” sentenzia il Malfer; mi accingo a salire sul palco quando aggiunge “Ah no! Premiamo solo i primi 3!” lasciandomi di stucco in mezzo alla sala sotto lo sguardo di tutti!!!

Che figura mi fai fare Malfer???????

Val-di-Fassa-Bike-2010-CLASSIC-M-1

Val di Fassa Bike 2010 CLASSIC M

C’è di buono che sono arrivato 9° nella classifica del Trentino MTB.

2 comments to “Val di Fassa Bike – Mountain Bike 2010”
  1. oh ma non te ne va bene una Giuli … bravo lo stesso e … buon compleanno per ieri !!! Mi era proprio sfuggito !!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.