I professionisti se non stanno bene si ritirano, oppure non prendono nemmeno il via.
Gli amatori no.
Si trascinano fino al traguardo per onor di firma, oppure semplicemente per dire di aver lottato fiino all’ultimo.
Oggi per me è andata così.
Ottima frazione a nuoto per me, 24 ‘ 30″ poco dopo i lsolito francese ammazzaclassifica che chiude 30 secondi prima di me. Mi sento bene, trovo il tempo anche di mettermi i calzini per risparmiare le dita nella successiva frazione di corsa. Comincio a recuperare un po’ di persone; i lpercorso è cone al solito motllo duro: strappi micidiali intervallati da falsipiano al sole; per fortuna tanto sentiero e addirittura un settore di bike park con alcuni piccoli salti. Chiudo il primo giro recuperando un gruppetto e mi metto in coda sul lungolago dove Giorgia mi conferma che sono poco dietro il primo della mia categoria. Il secondo giro mi si presenta in tutta ala sua durezza: su una rampa in ciottolato mi raggiunge il mitico Dino, avversario di mille di tanti anni fa e vedo che ha una marcia in più. Cerco di limitare i danni ma quando mi prende anche Donati, uno storico avversario di XTerra (che peraltro ho sempre lasciato dietro) capsico che qualcosa non va. Lo recupero e lo passo nei tratti in discesa e scambiamo addirittura due chiacchere, poi mi riprende sul lungolago e cambiamo assieme.
I primi chilometri di corsa sanciscono il mio tracollo: non riesco a seguire il ritmo di quelli davanti, un cerchio alla testa sempre più forte mi chiude l’orizzonte e anche se recupero qualcuno e qualcuno mi raggiunge, cerco di trascinarmi all’arrivo camminando nelle salite e corricchiando in discesa. Quando penso di essere quasi arrivato, mi fermo all’ultimo ristoro per farmi innaffiare e prendere un gel che mi passa l’amico Werner, compagno di tante gare. Lo vedo andare via leggero, mentre la mia corsa pesante si fa un po’ più leggera solo sul finire di gara sul lungolago.
Alla fine chiuderò 36 esimo assoluto e 4 di categoria a poco più di 40 secondi dal podio.
Gran gara di Dino che chiude con tempi stratosferici di bici e corsa.