Mi alzo alle 6 per fare i bisognini… ancora pioggia: sta piovendo da ieri mattina ed ormai il percorso sarà ridotto ad un toboga di fango; torno a dormire per svegliarmi verso le otto, ed incredibilmente ha smesso; ci sono ancora nuvole basse ed il cielo è bello carico, ma almeno non piove. Preparo la bici allora e vado a Vattaro, per la Vigolana Bike, organizzata dal consorzio turistico della Vigolana e dal CC Senza Freni.Quando sono in auto riprende a piovere a dirotto: chi mai verrà a fare una gara del genere? C’è anche la concorrenza della neonata Val di fassa Bike… invece arrivato a Vattaro i parcheggi pullulano di bici in preparazione, e già qualcuno si sta scaldando… incredibile!!! Ma non c’è proprio altro da fare una domenica da lupi così??? Che so leggere, dipingere, fare uno strudel…. lo penso mentre formalizzo l’iscrizione; in realtà sono cose che mi ripropongo di fare sempre io e d invece eccomi qua con 60 altri pazzi. Al via puntuali alle 10 ci siamo noi ed altri 40 del percorso corto; si parte a tutta sotto una leggera pioggerella verso la Malga Doss del Bue; mi raggiunge Fasuto stantuffando come un pazzo come al solito, lo seguo per uscire dal gruppo e poi provo a forzare un pò; per mia fortuna si svolta sul tornante verso Pian dei Pradi: non avrei retto a lungo il ritmo iniziale….. Ora il sentierino è divertente, ma la pioggia aumenta ed è già in condizioni pessime; ci sono davanti un paio di gruppetti che hanno una marcia in più e scompaiono nel bosco; qui dietro invece ci diamo gran battaglia e vedo che tutti sono al limite, perché il primo che scappa si pianta alla salita successiva. Usciamo dal bosco a Pian dei Pradi sotto il diluvio, breve salita su asfalto e poi di nuovo nel bosco verso i Frisanchi; il percorso è veramente bello, complimenti al tracciatore; rientriamo ai Frisanchi, passaggio pittoresco sotto l’arco e poi la rampa: 100 metri al 40% dove stanno appollaiati dei tifosi a godersi lo spettacolo… sangue e arena mi verrebbe da dire.Sul più bello mi salta la catena, i ltempo che spingo, rimetto a posto la bici e riparto e mi sono scappati quelli che erano con me; peccato perché adesso ceh c’era un bel pezzo veloce era meglio se stavo in gruppo e provavo a staccarli; sono invece da solo, piove semrpe di più ed il fondo è verametne difficile; alla prima risalita verso il rifugio Madonnina li rivedo davanti, mentre dietro sento gente che incita il Fausto che sta arrivando; siamo tutti lì, a volte lepri a volte cacciatori; alla discesa verso il Forte Fornace Fausto mi riprende e vola via come un matto: un metro, cinque, dieci, venti metri, inesorabilmente mi stacca, demonio del bagnato, sta andando via come un pazzo; io non riesco bene a frenare, i freni a disco sono completamente bagnati e non c’è verso di frenare.alla successiva risalita lo ragiungo, lo affianco e lo sprono a prendere anche i due davanti a noi; sono ancora quelli che mi hanno mollato mezzora fa; ultime pozzanghere, ultimo guado e poi fuori dal bosco; c’è solo la discesa su asfalto verso Vattaro; piove ancora e le strade sono torrenti: non vorrei cadere proprio qu; alla fine sbaglio il bivio e Fausto mi raggiunge, mi aspetta e tagliamo il traguardo assieme in onorevole decima posizione.
Vigolana Bike – Mountain Bike 2008
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