1000 persone di notte, sotto una fitta nevicata, con gli sci, le ciaspole; che dimensioni ha assunto lo scialpinismo?E che dire dell’attrezzatura? Sono quasi in coda al gruppo tossendo e starnutendo come un matto (meglio che mi riposi prossimamente, altrimenti non guarisco più) ed intorno a me fioccano gli eurozzi come fiocchi di neve; è tutto un fiorire di Merelli, scarponi in carbonio de La Sportiva, tutta roba che non viene proprio via a prezzo.
Del resto dove c’è classifica c’è competizione, e l’uomo si sa è competitivo per natura (la donna non è da meno comunque).
Mi stupisco ogni volta, però questa volta lo condivido con gli amici che per la prima volta si avvicinano a questi eventi, che, confidando in un raduno amatoriale tipo “Quatro passi ‘n tra i pezi!” rimangono allibiti nel vedersi sorpassati da “siore ‘n tutina” agguerrite come mai per primeggiare e portarsi a casa il prosciutto.
Io introdurrei dei regolamenti per rendere, tipo:
-raduni senza classifiche e con premi solo ad estrazione
-gare con classifica sotto egida FISI oppure presentazione certificato medico (persino in Alto Adige che sono notoriamente
-in entrambi i casi visto che si svolgono prevalentemente di notte, attrezzatura completa: casco, pala sonda , ARTVA, luce, telo termico, giacca e zaino
-nessun trasporto di indumenti a monte, altrimenti che scialpinismo è? In questo modo si darebbe anceh uno stimolo nell’acquisto di materiale leggero.
Io, dal canto mio, faccio anche i vertical in attrezzatura da Sellaronda, tanto per allenarmi.
Così è la vita, e anche quest’anno tre amici scialpinsisti sono diventati skialper!
Bellissima la nuova pista di Pinzolo, la Tulot, più nera che non si può, anche più nera della Kyenge, per dirla con una battuta alla leghista!