Di nuovo in bici da corsa…. non che mi dispiaccia, anzi andare in compagnia con il Cuoco e Ranieri dagli occhi di ghiaccio è anche divertente…. è che è proprio un ripiego visto che non ci sono i miei compagnetti di MTB; chi in montagna a piedi, chi lontano sulle Dolomiti Bellunesi, chi addirittura in Romania…
Così mestamente mi alzo alle sei per andare in bici alla volta di Rovereto dove mi incontro con gli altri; fa molto caldo oppure è la troppa birra bevuta ieri sera in Maranza alla festa di Riccardo? Scendo da Vigolo verso Mattarello, e già si sente pesantemente l’afa; non sono nemmeno le otto di un sabato matttina e già la ciclabile è affollata di “forzati” del fitness come me; chi corre, chi in bici, una signora con un passeggino sfoggia un notevole tanga; ha ancora qualcosa da dire la siora…
Il primo pezzo di salita da Rovereto scorre via tranquillo, anche se è la parte più ripida; non c’è nessuno in giro e la tregua vige anche nel gruppo; Ranieri sornione non dice nulla, il Cuoco questa mattina ha preso la camomilla. Dopo le prime spianate la vista si allarga sul Leno di Terragnolo; in fondo al burrone (i guard-rail sono in verità bassi per chi è in bici….) si vede il torrente scorrere placido, riconosco alcune strade fatte in mountain bike con il Matteo.
Poi la scintilla si accende nei polpacci del Cuoco; scatta una, scatta due, scatta tre e Giacomelli risponde sempre con la sua progressione, mettendo in seria difficoltà l’amico; l’arrivo a Serrada ci vede appaiati allo sprint. Ci fermiamo al bar ad aspettare Ranieri; si vede che siamo sull’altipiano; ci sono già parecchi ciclisti e qualche sparuto motociclista; la proporzione è 10 a 1 nettamente in favore delle due ruote a pedali.
Ranieri passa e non si ferma; lo inseguiamo per Passo Coe, dove il cuoco riparte con i suoi scatti; tengo duro, però la gamba c’è. Breve discesa da Passo Coe, poi risalita a Forcella Valbona, in gruppo; Ranieri dagli occhi di ghiaccio come al solito fa il fetentone e scatta gli utlimi 50 metri per avvantaggiarsi in discesa; bisogna pur lasciargli qualche soddisfazione…..
Rientraimo dalla strada dei Francolini, circa 10 km in falsopiano dove i due fetentoni insistono in scatti e controscatti; l’ambiente è magnifico, siamo in Veneto e si vede; qui le malghe hanno ancora parecchie vacche; da noi ormai impazzano i RollerCoaster, la stupida moda del momento della montagna trentina ormai in saldo.
Arriviamo a Passo Sommo ed incontriamo il Simoni, uno dei pensionati d’acciaio Scania; è qui con un gruppo di amici; saluto i miei due pards e scendo con loro verso Vigolo; di nuvo battaglia, anche in discesa, ma qui lastrada la conosco bene, si potrebbe dire ceh ci sono i miei binari; purtroppo a quest’ora ci sono troppe auto, molte delle quali fanno proprio da tappo.
Arrivo a Vigolo in crescendo……uhm…sarebbe quasi ora di fare una garetta……