Ah! Le vecchie gare podistiche di paese!Quelle condite da un sano nome in dialetto (fa parte comunque della “Stivo Running Cup” , tanto per cambiare…); 10 € di iscrizione, pacco gara con canottiera da corsa (di materiale un po’ grezzo in verità, mi ha fatto male ai capezzoli in soli 9 km di gara…), con un pizzico di modernità legata ai tempi che cambiano: ristoro anche per celiaci e pranzo anche per vegetariani.
E chi pensa che siano passeggiate, venga a sfidare il Don Torresani che dopo aver lasciato a metà due sposini ci battezza tutti quanti.
Ho provato a far saltare il banco nei primi km, tenendo il passo indiavolato del piccolo parroco in salita e allungando in discesa. Soffiava l’avversario mandato dal Signore, ma alla fine sull’impervia salita finale ci ha lasciati lì. E anche se sono riuscito a superare Enos e ad avvicinarmi al secondo posto, alla fine ho perso (nuovamente, come al Vivicittà!) alla sprint.
Il Don avanti di due minuti; noi ci siamo giocati il podio in 20″.
Oggi però la più brava della famiglia è Giorgia che vince la sua prima gara; d’accordo, c’erano parecchie gare in regione, compresa la prima del trofeo SAT e la prima del Circuito montagne Trentine, ma in fondo arrivare primi è sempre una soddisfazione, soprattutto per l’ottimo tempo!
E come si dice spesso, le classifiche si guardano dall’alto, non dal basso!