Ecco una di quelle insolite gite di cui ho più foto di interni che di esterni…. del resto la giornata di oggi non permetteva altro…
Arriviamo a S. Giacomo che comincia a nevicare…. previsioni infauste, si diceva che la mattina avrebbe tenuto, invece…. indecisi sul da farsi ci facciamo un caffé, poi l’entusiasmo dei due anziani Bobo e KarlHeinz ha il sopravvento e si parte; prima parte nel bosco fitto su una traccia a me sconosicuta, poi si apre verso il versante di Malga Campo; valloni da slavine enormi questi, per fortuna oggi la neve di fondo è dura come il marmo e questa nevicatina lascia un sottile strato da tracciare nel garbato silenzio della montagna; poca gente oggi in giro così mi trovo solo nella nebbia indeciso sulla direzione; ad occhio mi sposto a sinistra fino a trovare un provvidenziale cartello che indica il rifugio Damiano Chiesa, che appare dopo come una vecchia casa in un film dell’orrore; all’interno un caffé caldo (ma quando mai capita di trovare un locale aperto in cima, per giunta in una giornata così??) e tanto calore di chi la montagna la vive con amore.
Aspetto i i due soci che tardano ad arrivare; è incredibile come uno faccia la figura dello sprovveduto non appena chiede informazioni; domando ad uno che entra se ha visto due persone e subito comincia con una serie di:
“Eh! Se i no conose la strada ve'”
“L’è ben dura, se riscia de perderse, l’è ‘n’atimo eh?”
“Vot telefonar ai socorsi?”
E tutta una serie di luoghi comuni di questo tipo che per un atimo mi fa dubitare dei compagni; per fortuna di lì a poco appare sulla soglia KarlHEinz barbato come uno scalatore hymalaiano degli anni ottanta, con la sua mascherina in neoprene dapalombaro.
Ci facciamo un altro caffé ed una fetta di {it:sbrisolona} e via nella nebbia; i nuovi occhialoni gialli funzoinano a meraviglia, e si riesce pure a divertirsi!!! Facciamo slamo tra parecchia gente che sale… i veri appassionati non li tiene a casa nessuno!!!