Tra tanto girovagare mi sono reso conto che non avevo la traccia del giro della Marzola così come proposto dai mitici fratelli Margoni nei lontani anni 80.
Fattibile nei due sensi, propone tra Malga Tomba e l’incrocio della strada da Susà delle rampe micidiali… “Alcuni tratti scorbutici costringono a digressioni a piedi..” dicevano i precursori della MTB; parole e termini d’altri tempi, che pescano nel dizionario delle guide alpinistiche di fine ottocento più che nel linguaggio sguaiato ed americaneggiante di oggi, dove un sentiero non è bello se non è flow, uno scalino è un drop e via di #minchiate gridate a @tutti.
Il giro è proprio bello, soprattutto nella parte a nord della Marzola, dove il paesaggio diventa selvaggio e non si incontra anima viva.
Giretto di 23 km ed 800 metri di dislivello.