E’ proprio vero che certi angoli diventano curve nella memoria, come diceva De Gregori; questo sentiero da forcella Mendana a Malga d’Ezze mi sembrava di averlo fatto tutto in sella un po’ di anni fa, invece…Invece oggi mi sono sentito un po’ impacciato, che stia di colpo invecchiando???
Siamo saliti raccontandocela un pò, con un bel ritmo da 140 battiti per il sottoscritto; per fortuna il giovane Beber ed il meno giovane Vichi oggi erano entrambi rilassati e non mi hanno tirato il collo.
In cima ci siamo fotografati a vicenda, poi siamo scesi al caldo di Malga d’Ezze, dove ci si è fatta incontro la vita in tutta la sua selvaggia bellezza: una pecora aveva partorito da poco un agnellino e lo stava pulendo.
Ci siamo persi un paio di volte, come si conviene a degli esploratori, poi grazie ai pastori locali ci siamo diretti al laghetto di Musiera; qui la signora che gestisce il ristorante ci ha indicato giustamente un sentiero per feto per le nostre bike; è la prima volta che mi capita in tanti anni di pellegrinaggio su ruote!
Il giro è di 43 km con 2000 metri di dislivello; ci sono però dei tratti tecnici ed il tratto tra forcella Mendana e Malga d’Ezze a piedi rallenta la media.