Oggi sono più contento per Giorgia che per me.
Infatti anche grazie ai miei consigli ma soprattutto alla sua determinazione Giorgia è riuscita ad abbattere il proprio muro dell’ 1h 40′ in mezza maratona di oltre un minuto. E all’arrivo quando l’ho salutata era ancora fresca; provata come si è provati al termine di una gara ma fresca.
Giornata ideale per i PB oggi a Riva del Garda che ho visto a fare a parecchi amici con un po’ di invidia, anche se alla mattina era proprio ma proprio freddo; noi siamo rimasti un bel po’ fermi alla partenza di Arco, per la 10km, perché uno di noi, uno del popolo del running, si era improvvisamente accasciato in centro ad Arco per un infarto. E nonostante stesse lottando tra la vita e la morte, nel gruppo c’era gente che si lamentava del fatto che il via fosse stato spostato prima di 10, poi di 20 minuti.
A volte mi stupisco della stupidità umana; a volte no.
Alla fine, dopo che abbiamo fatto una capatina al Caffé Trentino per scaldarci, dove i gentili titolari ci hanno offerto caffè e thé caldo, siamo partiti. Al via ho pensato di dosare le forze, e, come sempre mi capita, non mi sembrava vero di correre a 3’30” in scioltezza, controllando il gruppetto in cui ero e accelerando per colmare i buchi che si creavano. Mi sono obbligato a stare a ruota di Enos e del Parolari (che ieri ha stravinto la gara di Duathlon) e di non fare cazzate; ho ceduto un attimo prima di entrare nel lungolago ma il ritmo era ancora buono, e invece ho pagato, come alla mezza, i due km lungo lago dove ho lasciato il minuto di distacco che mi hanno rifilato.
Ma se riesco a correre a questi ritmi, posso pensare a fare una mezza entro l’anno?