Stavolta non avevo proprio voglia di alzarmi la mattina presto, farmi i soliti chilometri alla ricerca di strana neve…soprattutto con queste strane condizioni che ci sono in giro: è polvere? è crosta? è trasformata?
Il sabato poi, dopo l’infausta gara di venerdì sera sul Campantic a Tione, avevo fatto un paio di risalite del Palon, giusto per riprendermi intanto che Giorgia era in Paganella alla prima uscita del corso di scialpinismo della Graffer. Dopo la cena a casa mia con Bicio & Giusi (la futura madre dell’Eletto, di cui si conosce il nome ma non il sesso) e Andrea & Licia avevo tardato anche per vedere il trionfo della Kostner agli Europei di patinaggio artistico, notizia per lo più ignorata dagli ignoranti media italiani, in differita sulla mia rete preferita: RAISportSat.
Quindi PIGRONI ON THE SNOW questo giro, ed in questo mi aiutano quei dormiglioni di Balenozzi, Licia e Stefano detto il Lungo con un soprannome che è tutto un programma……
Così li trascino sull’unico versante del Fravort a me sconosciuto; quello che parte da Vetriolo, dalla locanda “Vetriolo Vecchio” (cortesia, ottimi panini, un RADLER medio all’incredibile prezzo di 3 EURO e 20 con spuntino incluso) lungo Malga Masi, La Bassa; mai gita si rivelò più infausta seppur citata come gita numero 1 dalla vetusta guida “Lagorai Cima d’Asta Scialpinismo” del Navarini: sia perché la prima parte della strada era spalata (ma perché non fanno come in Alto Adige ed in Austria dove le forestali sono sempre agibili e battute????) ma anche perché si rivela molto lunga, con continui saliscendi decisamente più da ciaspole che da scialpinismo. Infatti avremmo incontrato almeno 50 ciaspolatori ed UDITE! UDITE! anche stormi di ciaspolatrici; devo ricordarmi di dire ai miei amici single di aggirarsi per i boschi del Lagorai le domeniche di sole con un bel sorriso, un fare simpatico e lo zaino pieno di provviste……
Mettiamoci poi che giunti finalmente su pendii aperti e sciabili si trovino accumuli pazzeschi e soprattutto un vento che dire patagonico é dire poco (soprattutto per chi come me in Patagonia non c’è mai stato..) per dire che la gita non è proprio riuscita; in cima ho giusto il tempo di togliere le pelli e di tornare indietro (e di ricordare quel giorno un pò meno ventoso sul Grand Combin) che decido di scendere verso Malga 5 Valli; una migliore sciata a costo di un più lungo rientro lungo la strada che da 5 Valli fa il giro del costone per congiungersi con la “Strada dei Baiti” di Vetriolo.
Rientro misero con sci in spalla; per fortuna mentre aspetto gli amici al bar la giornata mi regala un tramonto spettacolare su un mare di montagne imbiancate, dal Pizzo Vezzena alla Vigolana alle tre cime del Bondone; gustando il Radler ed il panino posso finalmente dire come il vecchio Fantaman; IL MONDO E’ MIO!!!!!
Qui sotto la traccia del versante da Kamauz.