Per l’ultimo giorno del mio 48esimo anno mi sono concesso 48 tornanti di mountain bike; non i più famosi dello Stelvio ma quelli del monte Totoga, già affrontati nel 2004 con la mia prima FULL da 130 mm davanti, progettata dall’amico MotoValenari all’Atala, e marchiate Whistle.
La strada è ancora lì, con le sue pendenze da carro coi buoi, perfetta epr la mountain bike; il fondo è poco sconnesso: peccato che alla fine la cima sia un po’ “spettinata” dalla tempesta Vaia, e il cippo dei 48 tornanti è attaccato su un ceppo.
LA discesa verso la chiesetta di San Silvestro poi verso Imer è un bellissimo sentiero, in parte utilizzato per la gara di corsa “Totoga Trail 12k”.
Invece che salire sulla ripidissima strada selciata verso il rifugio Vederne prendo una deviazione lungo il torrente Noana; molto più lunga ma molto più pedalabile.
Al rifugio mi aspetta un ristoro dall’oste un po’ ruvido, che in 10 minuti fa uno show di bestemmie in veneto contro degliasini al pascolo. Incurante della nostra presenza, quasi dessimo fastidio. Per fortuna esce la moglie e mi fa un panino coa sopressa alto 2 cm!
Discesa a Pontet su strada forestale, tra l’altro aperta al traffico: ho rischiato un frontale con una BMW GS.