Funivia sì o funivia no? Impazza il dibattito tra i trentini ora che sembra il Comune di Trento abbia trovato i finanziamenti per avviare il progetto del grande impianto funiviario di collegamento tra la città e la sua alpe! Tutti si riempiono la bocca pur non avendo conoscenze di marketing territoriale, turismo, alpinismo o magari, che so, trasporti e mobilità.
E anche io che non me ne intendo sento di poter dire la mia!
Del resto il web dà la parola a tutti, no?
Il Bondone sembra una montagna dimenticata, ma forse è dimenticata solo dagli uomini, o meglio, da un certo tipo di uomini; sono quelli del turismo mordi e fuggi, del tutto subito, del parco giochi in stile Disneyland che hanno rovinato il Trentino e in parte le Alpi.
E di questi personaggi il Bondone, ma la montagna in genere, non ha nostalgia.
Di cosa c’è bisogno in montagna se non della montagna stessa? E quindi a quelli che dicono che in Bondone non c’è niente io dico: è niente le tre cime e i suoi versanti in inverno e in estate? E’ niente la magnifica piana delle Viote coi suoi prati pieni di fiori (e di zecche, sob!)? E’ niente la cresta che dal Cornetto porta fino allo Stivo e poi giù al lago di Cei? E’ niente la discesa sciistica dal Palon sud? E’ niente la salita mitica della Charly Gaul, o quella dalla parte di Aldeno e Garniga? E’ niente il sentiero del Guardadocio che può essere percorso in bici o a piedi? Alla fine di cosa hai bisogno quando sei qui, di un locale alla moda dove una cameriera straniera (con tutto il rispetto per le cameriere straniere che si guadagnano il pane) ti serve uno strudel industriale con della panna spray?
E’ questo lo sviluppo che si vuole portare?
No so se la funivia potrà mai avviare un circolo virtuoso di turismo slow, rispettoso e in armonia con l’ambiente; se potrà far diminuire il parcheggio selvaggio delle Viote che si ripete ogni domenica; se potrà far rivivere i paesi come Sardagna, Candriai, Vaneze come la famosa Trento Alta di cui si parla.
Per ora il Bondone me lo godo così; ogni anno scopro un posto nuovo, un itinerario nuovo, come ho fatto quest’anno partecipando alla gara “La Direttissima”; il sentiero che ho fatto in salita in gara oggi me lo sono proprio goduto in discesa (fino a che non mettono divieti anche qui!).
La salita lungo il sentiero 631 che da Aldeno sale a Zocchi e poi Garniga
Fino a Malga Albi si riprende l’asfalto. Purtroppo Malga Albi è chiusa.