Bella gara, dura quanto basta.
Una mezza con ben 500 metri di dislivello, su strada e sterrato, con bellissimi pezzi di bosco sopra il Lago Smeraldo e la Pineta di Cavareno (dove Gian rischia nuovamente la caviglia…), con gli ultimi km di rientro su e giù su asfalto durissimi.
Comunque la gamba ha risposto bene, nonostante il doppio impegno dello scorso dine settimana, e chiudere sotto l’ora e mezza una mezza maratona con questo dislivello da soddisfazione.