Trekking in Lagorai con i bambini; oramai più che fagiolini possiamo chiamarli borlotti, visto le gite fatte.










Il sentiero attrezzato è poco più di un cordino per 20 metri in tutto; utile in caso di pioggia (che arriverà a breve) ma d’impaccio. Mi sono portato nello zaino 4 imbraghi e 4 kit da ferrata per nulla. Solo Bianca ha voluto legarsi.


Alal forcella il tempo è peggiorato; pensavo fossero solo nuvole passeggere e invece un rovescio di un’ora e mezza. Bianca, prima titubante per 20 metri di cordino, è diventata la leader del grupp ospronando tutti a correre a valle sotto l’acqua scrosciante. I baiti incontrati lungo il percorso non ci sono stati d’aiuto: troippo piccoli e senza possibilità di accender eun fuoco all’interno.
Quando finalmente è rispuntato il sole e stavamo per asciugarci, ben oltre i laghetti dell’Inferno e in vista della piana di Caldenave, abbiamo incrociato due del Soccorso Alpino che stavano recuperando un ferito e che ci hanno fermato. Il tempo (15 minuti) di aspettare l’elicottero che con con il vento generato ha mosso le chiome degli alberi regalandoci un’ulteriore lavata fuori programma. Poi è tornato a recuperare i due.
