Dal tonale a Ponte di Legno sono circa 8 km, per di più tutti in discesa…..
La tentazione di prendere la scorciatoia è grande ma….
Ma non si può!!!! Vuoi mettere rinunciare a 43 km e 3400 metri di dislivello di sole, neve, creste e cime in bella compagnia?
La partenza è alle 6 in punto al Passo del Tonale; non fa freddo e con Daniele decidiamo di mettere canottiera leggera e solo un gilet per la prima salita; parecchia gente ai nastri, siamo circa 300 coppie; davanti i big, dietro noi, i comuni mortali con il dubbio di portare a termine una scavallata del genere.
Al via come al solito tutti partono come i razzi, nessuno vuole correre il rischio di rimanere imbottigliato sulla stradina ghiacciata che, atraverso la stretta galleria, porta all’alveo Presena; Daniele ed io ci barcameniamo un pò cercando di non farci travolgere, ma il colpo di fortuna avviene alla prima discesina ghiacciata; si forma un imbuto e Daniele sulla destra, io sulla sinistra riusciamo a passare rocambolescamente e ci troviamo davanti ad una trentina di coppie in un colpo solo, che culo!!!
Strada libera ora, si può fare il proprio passo fino alla galleria; qui la neve riportata e fradicia mi fa temere la tenuta delle pelli, ma non ci saranno problemi fino all’arrivo; usciti dalla galleria sembra improvvisamente giorno; una lunga fila si dipana davanti a noi fino al Passo Presena; mi sembra di andare bene ma tengo d’occhio costantemente il cardio per non strafare, questa è una gara lunghissima e devo tenermi sui 160 battiti; 2500, 2700, si avvicina il passo, il primo scoglio di giornata; passano Fulvio e Jama, scambio due chiacchere; li tengo lì davanti a mo’ di riferimento e siamo subito al passo in mezzo al chiasso dei tantissimi arrivati quassù; 1h 30′ la prima salita, non male; cambio veloce e via per la prima discesa ghiacciatissima fino al Rifugio Mandrone; poco dopo c’è il cambio pelli; qua Daniele deve fermarsi per una pausa tecnica, togli zaino, corda, imbrago……… accidenti non ci voleva!!!
Gli monto le pelli mentre vedo sconsolato passare un bel pò di gente…. cavoli eravamo proprio messi bene. Ora che arriva e partiamo sono passate le prime due ore di gara; adesso ci aspetta la lunga salita alla Cresta Croce; a metà vedo il solito MAX che ci fa due foto.
Dopo un pò di sole si rientra all’ombra per l’ultima impennata verso il Passo Lobbia Alta; vedo in lontananza il secondo cancelletto che passiamo in 2h 52′ contro le 3 h 30′; bene, siamo fuori, ora ci aspetta un lungo traverso dove si comincia a sentire il caldo; siamo sotto cresta croce e si mettono gli sci sullo zaino per affrontare un piccolo dislivello; c’è parecchia coda ed alcuni faticano sulla scaletta mentre a sinistra si passa bene. siamo in ima ed in un baleno sorpassiamo un pò d icordat indaffarate nella discesa di un canalino pieno di neve; eccoci pronti con la discesa sugli sci in cordata; Daniele davanti ed io dietro che armeggio con la corda per non farla incastrare; al suo via si effetuano le curve, in alcuni momenti mi sembra quasi di fare sci nautico tanto si avvantaggia il mio compagno; la corda tesa è un bell’aiuto nel superare queste gobbe!!!
Arriviamo al cambio per il Pian di Neve; liberiamoci di tutto ciò che può fare caldo, ci aspettano 5 km di sterminati ghiacciai; Daniele nono ha recuperato più di tanto e mi invita alla calma; mi accodo dietro e tengo il suo passo, così ho il tempo di dare un’occhiata a questi ambienti fantastici. Ci raggiunge Orietta che sta vigorosamente trainando la compagna; decidiamo di aggragarci ed arriviamo insieme sulla cima dell’Adamello; qua possiamo mettere via la corda e giù prima con gli sci, poi lungo le corde fisse dove c’è il solito ingorgo; appena fuori di nuovo sugli sci a velocità folli (il mio GPS segnerà 63 km/H!!!) fino all’ingorgo del Passo degli Inglesi dove ci fanno inspiegabilmente scendere con la corda; così un pezzo bello epndente con neve presata che sarebbe una figata è stato trasformato in uno scivolo ghiacciato dove si scende pianissmo…mah!
Arriviamo al Rifugio Garibaldi alle 11:23 in ritardo di circa 20 minuti sul previsto; ultima fatica di giornata lassù, alla fine delle zete al sole si trova il Passo Venezia; man mano che ci avviciniamo a velcità da bradipo il cambio pelli sembra non arrivar mai; ogni controllore ci dice che è a 1 minuto e noi continuiamo a scavalcare selle, girar intorno a coste…. dov’é l’ultimo cambio?????
Ad un certo punto vedo un assembramento di persone con alcune donne seminude….. penso ad una allucinazione ad alta voce ed uno del pubblico mi conferma la presenza di inequivocabili esseri umani femminili in abiti succinti intenti a brasarsi al sole; noi saremo scemi a fare ‘na faticaccia del genere, ma anche loro ad ustionarsi così….
Beviamo l’ultmio goccio e poi controllo l’ororlogio: 6h 38’ di gara; “Daniele, abbiamo 21 minuti per arrivare a Ponte di Legno!….. Possibile?”
“Impossibile!” mi dice
“Proviamoci!” grido e parto come un razzo; i primi 300 metri sono uno spettacolo di neve con pendii ampi dove si può far correre lo sci; man mano che scendiamo le gambe cominciano ad irrigidirsi e si fa fatica nella neve che in alcuni punti è molto crostosa; la presenza di numerosi turisti sul tracciato poi è pericolosa; nell’ordina:
-urto una ragazza nascosta proprio dietro una cunetta nell’unico punto dove si passa e poveraccia la mando gambe all’aria
-evito a pelo un tipo in tutina che inspiegabilmetne si mette a far gara con me sulle gobbe e cado
-in seguito alla caduta un minuto dopo mi si apre lo zaino e perdo la corda; mi faccio aiutare a rimetterla dentro da uan ragazza e dopo un minuto esce di nuovo, altra sosta
Daniele sarà orami stufo di aspettarmi, cerco di mollare tutto di nuovo ed ecco che nell’affrontare una gobba mi arriva un tipo armato di Scarpa Maestrale (scarpone da 1,8 kg) e sci da 130 in punta dalla sinistra e mi centra in pieno mandandomi gambe all’aria!!!!
Ma cavoli, non pretendo mica che la montagna sia tutta mia ma proprio qui ed adesso che c’è una gara dovevi passare?????
Mi irmetto in piedi, per fortuna niente di rotto e via per gli ultimi metri; purtroppo la sciata finisce ben presto e troviamo la strada sgombra di neve; pazienza, ci toccherà correre fino a Ponte di Legno.
I piedi son0 cotti, la schiema duole, chi ce la fa a correre? Per fortuna incrociamo le piste che scendono dal Tonale e riusciamo a rimettere gli sci per l’ultimo km; poi di nuovo di corsa o qualcosa di simile sull’argine in mezzo a turisti con il passeggino e coppie che si baciano….ma quando arriva questo traguardo?????
Qualcuno azzarda uno scatto, ritrovo le forze per gli utlimi metri e chiudiamo sotto le 7 ore e mezza…. CHE FATICACCIA, moooolto più duro del Mezzalama!!!