Se riuscite a superare l’autentico imbarazzo per il titolo roboante, Krakauer con la consueta capacità investigativa vi rtascinerà in un avvincente storia di cui peraltro si conosce già la fine fin dalle prime pagine.
Pat Tillman è un antieore come [intlink id=”101″ type=”post”]Alex Supertramp[/intlink]?
No, sicuramente al personaggio manca quel pathos coinvolgente del giovane di buona famiglia che fugge da tutto e tutti alla ricerca di quel qualcosa che gli farà poi rimpiangere gli affetti lasciati.
La vita di quest’uomo è ben diversa e riprende appieno lo spirito americano; con costanza e dedizione anche se non sei un campione (evidentemente Pat Tillman non era un campione ma un giocatore dalle caratteristiche medie) puoi raggiungere degli ottimi risultati se ci credi veramente.
Perché poi mollare tutto per seguire una guerra in cui non si crede veramente? Krakauer non riesce a spiegarcelo e forse per noi europei è troppo difficile da capire.
Il libro comunque è piacevole sia per l’abilità dello scrittore nel raccontare con minuziosi particolari sia le scene di guerra che le circostanze che vi ruotano attorno e che la hanno generata, mettendo in luce come ogni conflitto porti morti, da una parte e dall’altra, e persone in lutto a piangere da sole in casa.
La storia è comunque vera ed ha fatto i lgiro del mondo:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/04_Aprile/25/jessica_lynch_soldatessa_usa.shtml
http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/pop/schedaVideo640480.aspx?id=535