Erano anni che volevo fare questa gara; dopo aver percorso il Tremalzo in lungo ed in largo negli anni scorsi, (http://www.ironelli.it/?p=458, http://www.ironelli.it/?p=162, http://www.ironelli.it/?p=30 per citare quelli presenti su questo sito), per non parlare poi delle innumerevoli gite fatte con il team delle guide del Bike Festival.
Mi mancava dunquequesta gara ,anche se avevo provato, nel lontano 1998 durante una pausa della tesi di laurea con Aldo, la discesa. E devo essere onesto, la discesa fatta con una Scott in alluminio con forcella ad elastomeri da 65 mm di corsa mi era semrata più facile della stessa fatta oggi in gara con la mia Full-dynamix in carbonio!!!
Forse che fossi 11 anni più giovane??? Mah!
Oggi sono dunque al via, fermo in griglia sul lungolago di Limone, con un caldo sole che allevia il furioso vento da nord che ci sferza; la pioggia è passata, oggi dovrebbe essere bello, anche se lo speaker Paolo Malfer annuncia che ci sono 2 gradi al Passo Tremalzo… poco male, ora che arriviamo su noi….
La giornata è di festa per tutti; sciami di windsurf sono già all’opera sulle onde del Garda, mentre nel pomeriggio si aspettano le evoluzioni dei parapendii da Malcesine.
Unica griglia in partenza, del resto la salita inizia dopo 30 metri, comunque siamo quasi in 800 iscritti, una lunga fila da passare per chi ha gambe; alle dieci puntuali si va; salita fino alla statale, poi subito si prende per Voltino e Vesio; siamo in molti e pian piano cerco di non forzare ma anche di risalire il gruppo; si vedono le prime donne, partite davanti; dicono sì che la griglia non conta, ma sono già 5 km che pesto sui pedali e devo ancora prendere le prime due.
Mi si affianca un naturaid, mi sembra di conoscere il Miorelli, che l’anno scorso con il compagno ci si piazzò davanti alla 24h (http://www.ironelli.it/?p=172); cerco di tenerlo per un pò, non ho fiato per fare due chiacchere come l’anno scorso durante gli interminabili giri notturni. Pesta continuamente sui pedali in piedi, continua ad accellerare, mi attacco cercando di stare composto e lo seguo; dove spiana si spegne un pò ed allora continuo davanti, ci sono tanti pezzi in cui si cala ed è importante trovarsi nel gruppo giusto per non perdere energie pedalando da solo ai 30 all’ora; in breve siamo a Vesio, poi si cala nuovamente verso un capitello dove finalmente si svolta a destra su sterrato; con mia sorpresa si scende ancora, cribbio ma dove li facciamo questi 1800 m di dislivello?????
Poco male, comincio a menare e mi scrollo di dosso alcuni dietro di me, il percorso è come piace a me, con curvoni veloci dove far scorrere le ruote; arrivati a San Michele comincia la salita; raggiungo la Slomp che è seconda e la passo; ora viene il bello: i lfondo è sconnesso, ed alterna tratti pedalabili ma con fondo duro a tratti ripidi cementati; continuo con il mio passo senza strafare, vado di piccola per non imballarmi. LA Klomp torna sotto e procede a strappi; mi attacco perché mi sembra di essere un pò in affanno; ogni tanto si svolta, mi sa che le da fastidio che le succhi la ruota, certo che andiamo proprio uguali…….. per fortuna la pendenza diminuisce e posso sciogliere un pò le gamnbe e cominciare ad andare; controllo l’altimetro e siamo ancora bassi, sui 1200 m….. cribbio ma quanto manca ancora???
Finalmente dopo un altro tratto in paino sbuchiamo sui pascoli, ora dovremmo essere sotto il passo Tremalzo; credo a due se più o meno sanno dove siamo e stimano di valicare in 2h 15′ a questo ritmo…. sto perdendo tempo, è ora di partire, avevo promesso a Giorgia di essere al rifugio Garda in 2h, e di lì in 5 minuti si è alla galleria del passo.
Comincio a spingere bene, sento che le gambe rispondono, scalo qualche rodino e comincio a recuperare gente decisamente; quello con cui ho parlato mi ritorna sotto ma poi cede, ecco, un’altra curva e poi siamo al rifugio Garda….. 2h 01′ esatti ma dov’è Giorgia??? Le ho dato il cambio borraccia!!!! (alla fine scoprirò che avendo sbagliato strada arriverà al Tremalzo 20 minuti in ritardo).
Meno male che i ristori sono abbondanti; cedo loro la mia borraccia e ne prendo una nuova. In breve sono alla galleria, ora si vede se sono ancora lucido; per fortuna è caldo e non serve vestirsi, inoltre la canottiera vinta alla Custoza Bike in ZeroWind è veramente una figata, protegge effettivamente dall’aria.
La strada la conosco da anni, ma ogni volta va affrontata con cautela, cercando di non farsi ammaliare dalle magnifiche viste sull’azzurro del lago e rimanere concentrati; il fondo è buono a tratti, in altri è proprio smosso e chiudere i tornanti a volte è un gioco d’equilibrio; per oggi tento la tattica del piede interno sganciato, pronto alla imbarcata, funziona ma devo tornarci su con il Matteo su questo argomento…
Stranamente non raggiungo nessuno, forse che non riesco a fare la differenza in discesa? Eppure la Giacomuzzi dovrebbe essere qua davanti… boh!
Arrivo a Passo Nota e mi trovo brillante sulle rampe; evidentemente non ho speso tanto prima; c’è MotoBressan che mi fa la foto, tento l’impennata ma lo spunto non è proprio quello di una moto…
Oara via verso Passo Guil, dove inizia il divertimento; la strada si stringe, diventa quasi tecnica e con numerose risalite; recupero un pò di persone ma della Giacomuzzi nemmeno l’ombra…. mah! Finalmente si volta a destra per il sentiero, e giù in picchiata; qua mi sento molto meglio e mi sparo in tornantini in derapata recuperando altre tre persone; ad un tornate vedo la Giacomuzzi con la bici in mano che vedendomi arrivare si tira di fianco, la ringrazio e passo.
C’è un solo tratto che faccio a piedi, non vale la pena rischiare di rovinarsi le gambe o spaccare la bici per un pezzo così.
Si arriva poi al famigerato tratto cronometrato in discesa; si parte con due o tre tornanti incazzati, poi è filante ma il fondo è vermante pazzesco, ad un certo punto non vedo l’ora che finisca, non so più con che dito frenare, mi fa male tutta la mano, sto pensando di invertire le mani per frenare con i mignoli!!!!
Sul finire mi sorpassa avelocità doppia un ragazzo, o è un gran manico oppure ha rotto i freni!!!; mi sa la seconda visto ceh dopo in centro a Limone con tutti quei toboga lo vedo impacciato, tanto che lo ripasso ed arrivo da solo al traguardo in 3h 01′ 59”, 60/714 e 13/123 di categoria M2
Classifica Parziale Bike Extreme 2009
C’è poi la classifica downhill… non ho parole; secondo me cronometrare un tratto così è quasi assurdo; non conta tanto la tecnica di guida quanto buoni freni e braccia d’acciaio; ad un certo punto non sapevo più se frenare con l’indice, i lmedio o l’anulare…. stavo pensando di invertire le braccia per usare il mignolo…. comunque 7’01”, ad un solo secondo da Gibo Simoni che da tra i forti è considerato quello che va piano in discesa…..
La Giacomuzzi, che avevo passato agilmente sul sentiero ha chiuso in 6′ 16”, complimenti!!! Ancora un pò e mi ripassava!!!
Classifica Downhill Bike Extreme 2009
Le sempre belle foto di Giofoto… sono tentato di acquistarle…
Ho letto solo oggi,gran prestazione vecchio mio sei arrivato bene; l’unico richiamo è x aver fatto fare il tremalzo alla giorgia!!
Comunque bravo, non riuscivo ha vedere la classifica,intera devo ancora vederla.
Anche in condizione non sarei riuscito ha fare quel tempo.
Ciao a presto
Vecchio mio è la gara per te!!!
Da Ex crossista l’acciottolato finale te lo berresti in 5 minuti.
A dirla tutta gli ultimi 3 km gli ho fatti comodamente seduta sul retro di un camper di due gentilissimi vecchierelli tedeschi che mi hanno umanamente caricato …. ovviamente non perchè avessi difficoltà ad arrivare in cima (più o meno) ma semplicemente perchè ero drammaticamente in ritardo per rifornire a giulianelli i carboidrati liquidi …. che comunque non sono riuscita a dargli … cavoli sta diventando troppo forte…Fausto fa qualcosa!!!!!