100.000 km con la Panda a metano, affettuosamente chiamata Pantano.
Quando l’abbiamo presa sei anni fa eravamo in dubbio sulla capacità di utilizzarla al meglio, sul rendimento del motore, soprattutto per noi che abitiamo in montagna e la mattina partiamo in discesa al freddo (d’inverno solitamente 0° C la massima) e torniamo a casa con delle belle salite. La macchintta invece pompa alla grande, chiedetelo a Parolozzo quando siamo andati a Campiglio (che snob, con il Pandino a metano contro i SUV da 3500 cc di cilindrata!). Qualcuno aveva addirittura ipotizzato di passare da metano a gas in fase di sorpasso.
Manie da frustrati del turbodiesel, i sorpassi si fanno ugualmente.
La macchina pare a benzina e commuta a metano in massimo 10 secondi, senza problemi anche a freddo.
Eravamo in dubbio anche sulle nostre abitudini; tanti km, quante volte fare il pieno, quando farlo, visto che per l’assurda legge italiana non è abilitato il self-service ed invece ci siamo completamente ricreduti; le tecnologie ci sono, gli uomini sono rimasti indietro e non riescono più ad adattarsi a nulla, trovando fastidioso persino 5 minuti di pieno una volta alla settimana.
Parliamo di prestazioni: 4,5 kg di metano per fare 100km, con un pieno (circa 12 kg, dipende dalla pompa del distributore) si fanno circa 270 km in un ciclo combinato città, extraurbano e con belle salite, più che sufficienti per una settimana di vai e vieni dal lavoro secondo la media di percorso dei pendolari.
Ed infine, cosa non banale per una FIAT, dopo sei anni, bici, sci, due bimbi la macchina non scricchiola, non cigola, insomma, non ha problemi!