Perché il Monte Sole non è come il Monte del Pascolo?
Chi viaggia verso l’Austria lungo la A22 in prossimità di Chiusa (Klausen) non potrà non ontare quel panettone bianco d’inverno e verde d’estate che si staglia sulla sinistra, destra orografica dell’Isarco. E’ il [intlink id=”697″ type=”post”]Monte del Pascolo[/intlink], meta gettonatissima per una facile gita scialpinistica, al sole, con malghe aperte d’inverno con ottima cucina, raggiungibile da una facile forestale dove scendere in slitta. E’ sempre pieno di gente , anche di Trentini.
Il Monte sole invece?
Stessa caratteristica; forestale, malga, panettone sciistico, in più ci sono le terme della Val di Rabbi ed il Parco Nazionale dello Stelvio a due passi.
Eppure non ha la stessa frequentazione, eccetto oggi che siamo in quasi 400 iscritti ad uno dei soliti raduni che sono in realtà delle gare sotto non tanto mentite spoglie.
Ma, soprattutto, perché mi tiro queste menate socio- economico-turistiche invece che aprire il gas e pensare ad andare a tutta?
Oggi forse sono più riflessivo, meno aggressivo (agonisticamente si intende) e più incline alle elucubrazioni mentali.
Sono anche arrivato in partenza in ritardo, ed al via ero ancora con lo zaino in mano e gli sci da calzare, ma si può???
Mi sono fatto largo sgomitando come un forsennato tra scialpinisti old-style con zaini da 10 kg che (giustamente) facevano il loro passo, nel tentativo di raggiungere il solito vecchiardo che mi baastona sempre… proprio oggi che mi sentivo a posto con le gambe…..
Ho cominciato a prendere altri riferimenti in corsa, prima uno, poi l’altro, la rincorsa da dietro sembra sempre facile fino a che non arrivi a quello che va come te ma magari un tantino di più, ed allora lo trovi davanti sempre a 10, 20 metri che non molla nemmeno lui: oggi il mio nemico ha la tuta del Brenta Tema (capirai, saranno in mille…) con due galloni di ciclista d’altri tempi che lo fanno più pistard che skyrunner. Arrivati ai prati al sole in alzo lo sguardo verso il magnifico paesaggio ed i miei occhi si fermano su un quadretto idilliaco; uno scialpinista che scollina,l’orizonte è una bandiera, il bianco sotto ed il blu terso del cielo sopra, in mezzo lui…. lui?
Corpo di mille scioline… il vecchiardo!!!!
Sì lui, il vecchiardo che mi beffa sempre, solo 100 metri davanti…..AAAARGHHH! Un impeto d’orgoglio decuplica le forze, scavalco il tipo davanti e mi butto all’inseguimento, peccato che orami siamo alla fine e subisco pure la rimonta dello sprinter polpacci gonfiati che mi beffa sul traguardo!!!!
Per le note poi lo conoscerò la domenica successiva al Tour de Sas, un ragazzo simpatico che studia ingegneria (e che per questo, unita al sacro rispetto dei più anziani avrebbe dovuto farlo desistere dallo sprint!!!)